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Maturità 2023, come si svolgerà il colloquio e cosa riguarderà?

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Terminati gli scritti della Maturità, si svolge il colloquio secondo il calendario deciso da ogni commissione. E’ infatti nella riunione plenaria che si è svolta il 19 giugno scorso che la commissione ha deciso la data di inizio dei colloqui per ciascuna commissione/classe e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due commissioni/classi e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni e interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a cinque per giornata, salvo motivate esigenze organizzative.

Il colloquio, che riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, è svolto in chiave multi e interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

Prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. È la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente.

Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Per il colloquio la commissione ha a disposizione massimo 20 punti.

Nella pagina del MIM dedicata agli esami di Stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, raggiungibile a questo link https://www.istruzione.it/esami-di-stato/index.html, sono pubblicate, oltre alla normativa di riferimento e ad indicazioni utili, alcune faq riguardanti la Maturità.

FAQ sul colloquio

  1. Quando è possibile accertare le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL nel colloquio?
    Ai sensi dell’articolo 22 comma 6 dell’OM n. 45 del 9.3.2023, il colloquio può accertarle qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione/classe di esame. Deve naturalmente trattarsi di commissario interno.
  2. Il colloquio prevede una parte specifica dedicata all’Educazione civica?
    Nell’ambito del colloquio il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline; perciò, la trattazione delle tematiche connesse a tale insegnamento può avvenire in qualunque fase del colloquio. Non è perciò prevista una sezione specifica del colloquio dedicata all’Educazione civica.