Terminati gli scritti della Maturità, si svolge il colloquio secondo il calendario deciso da ogni commissione. E’ infatti nella riunione plenaria che si è svolta il 19 giugno scorso che la commissione ha deciso la data di inizio dei colloqui per ciascuna commissione/classe e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due commissioni/classi e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni e interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a cinque per giornata, salvo motivate esigenze organizzative.
Il colloquio, che riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, è svolto in chiave multi e interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.
Prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. È la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente.
Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.
Per il colloquio la commissione ha a disposizione massimo 20 punti.
Nella pagina del MIM dedicata agli esami di Stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, raggiungibile a questo link https://www.istruzione.it/esami-di-stato/index.html, sono pubblicate, oltre alla normativa di riferimento e ad indicazioni utili, alcune faq riguardanti la Maturità.
FAQ sul colloquio
- Quando è possibile accertare le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL nel colloquio?
Ai sensi dell’articolo 22 comma 6 dell’OM n. 45 del 9.3.2023, il colloquio può accertarle qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione/classe di esame. Deve naturalmente trattarsi di commissario interno. - Il colloquio prevede una parte specifica dedicata all’Educazione civica?
Nell’ambito del colloquio il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline; perciò, la trattazione delle tematiche connesse a tale insegnamento può avvenire in qualunque fase del colloquio. Non è perciò prevista una sezione specifica del colloquio dedicata all’Educazione civica.