L’esame di Stato del II ciclo torna ad essere valutato secondo le disposizioni legislative del 2017, in particolare il d.lgs. n.62/2017, con una parte del punteggio, fino ad un massimo di 40 punti, definita dal credito scolastico. La maturità 2022 prevedeva 50 punti di credito scolastico e la maturità 2021 ne prevedeva fino a 60 punti, adesso il punteggio è suddiviso in credito scolastico con un punteggio fino a 40 punti, la primaprova fino ad un massimo di 20 punti, anche la seconda prova fino ad un massimo di 20 punti e il colloquio del candidato con tutta la commissione avrà una valutazione massima di 20 punti. In buona sostanza le prove di esame prevedono un punteggio massimo di 60 punti, mentre il percorso degli ultimi tre anni di scuola secondaria di II grado avrà una valutazione massima di 60 punti ( 12 punti massimi nella terza classe, 13 punti massimi nella quarta classe e 15 punti massimi per l’ammissione all’esame in quinta classe)
Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno.
La valutazione sul comportamento, come è ormai noto da anni, concorre alla determinazione del credito scolastico.
Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi:
La commissione potrà assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Tale diritto spetta solo se i candidati abbiano conseguito un credito scolastico di almeno trenta punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a cinquanta punti. Per esempio se uno studente ha ottenuto un credito scolastico di 30 e complessivamente ha svolto le tre prove di esame riportando 18 in una prova, 16 in un’altra prova e ancora 16 nell’altra, potrebbe aumentare il suo voto finale con l’aggiunta dei punti di bonus che la Commissione potrà assegnare sulla base di precisi criteri stabiliti nelle riunioni di avvio degli esami di Stato.
Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame.
Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
Nel corso degli scrutini finali, il Consiglio di classe decide l’ammissione o la non ammissione all’Esame di Stato, verificando la presenza dei seguenti requisiti:
Una specifica norma di legge ha fatto venir meno, per l’anno in corso, il requisito dello svolgimento delle attività PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) per essere ammessi all’Esame di Stato
Bisogna ricordarsi di compilare il Curriculum dello studente. A tal proposito si ricorda che all’interno della piattaforma digitale Curriculum dello studente, i candidati possono visualizzare – nella prima e seconda parte – le informazioni sul loro percorso di studi. Possono inserire nel Curriculum sia informazioni sulle certificazioni conseguite sia soprattutto le eventuali attività extra scolastiche. Ciò permette di dare evidenza alle esperienze più significative, soprattutto quelle che possono essere richiamate nello svolgimento del colloquio.
È possibile compilare il Curriculum fino al consolidamento pre-esame da parte della segreteria.
I candidati esterni lo compilano prima di sostenere l’esame preliminare; il loro Curriculum viene consolidato dalle segreterie solo in caso di ammissione all’esame.
Per accedere alla piattaforma i candidati devono effettuare un accesso all’area riservata del Ministero, quindi devono essere abilitati dalle segreterie. L’accesso all’area riservata è possibile tramite SPID o tramite le credenziali di accesso ottenibili attraverso la procedura di registrazione (con inserimento di codice fiscale, dati anagrafici e indirizzo di posta istituzionale o personale).
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