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Maturità 2023 Emilia Romagna, un’insegnante: “dopo un anno sembra che non abbiamo stima di questi ragazzi”

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Dopo i casi di alluvione in Emilia Romagna, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara la scorsa settimana ha firmato l’ordinanza che stabilisce che, nei territori colpiti, la maturità 2023, così come l’esame di terza media, sarà composta solo dal colloquio orale, senza scritti come nel resto d’Italia.

La nota, però, ha generato il malcontento generale: infatti, insegnanti e studenti hanno lanciato delle petizioni in cui affermano: “Riteniamo che questo provvedimento, per quanto dettato dalle migliori intenzioni di aiutare gli studenti di aree così duramente colpite, sia in realtà lesivo dei nostri interessi e rischi di inficiare il lavoro di un intero anno scolastico”.

A tal proposito, durante la trasmissione radiofonica di RaiRadio 1, Il mondo nuovo, con ospite Massimo Recalcati, un’insegnante ha rivolto una considerazione allo psicoanalista: “Sembra che noi non abbiamo stima di questi ragazzi, che possono farcela, senza aver bisogno di esami edulcorati. Hanno dimostrato con questo alluvione che sono in grado di alzarsi dal loro divano. Io credo che il problema sia la mancanza di stima”.

Recalcati risponde: “Quando gli adulti, le vecchie generazioni, hanno fede nel desiderio dei figli, il desiderio del figlio si irrobustisce. Quando invece gli adulti hanno perplessità o uno sguardo cinico sul desiderio dei figli, il desiderio si indebolisce. Quindi è questa la nostra responsabilità, quella di credere. Avere fede nei confronti del desiderio è un grande dono che non riguarda solo i genitori, ma tutti quelli che sono impegnati in un’attività educativa”.