Il caso dei numerosi 100 e 100 e lode di una quinta del liceo classico Quinto Orazio Flacco di Bari è stato abbondantemente trattato dalla stampa nazionale e anche noi ne abbiamo parlato.
Ci torniamo rapidamente su per mettere in evidenza il titolo fuorviante che il Corriere della Sera ha voluto dare alla notizia. Un titolo che, a milioni di non addetti ai lavori, suggerisce – anzi, dichiara chiaro e tondo – un’idea totalmente falsa. Recita il titolo: La prof pugliese che ha dato 4 lodi e otto 100 alla maturità: «Noi del Sud siamo accoglienti, non faciloni». Chi di scuola sa poco, decodifica che i voti agli Esami di Stato vengono attribuiti da un solo docente (La prof pugliese che ha dato…).
Mai avremmo immaginato di doverlo sottolineare: i voti agli Esami di Stato sono attribuiti collegialmente (all’unanimità o a maggioranza) da una Commissione composta da tre docenti della classe, tre docenti esterni provenienti da altre scuole e nominati dall’Ufficio Scolastico Regionale e un Presidente anch’egli esterno alla classe e nominato dall’USR. Il titolo del Corriere della Sera non è, dunque, corretto e potrebbe indurre i lettori che ignorano queste dinamiche a credere che un solo docente possa fare il bello e il cattivo tempo con i suoi alunni.
Dunque, se una Commissione composta da sette persone, delle quali quattro non conoscono i candidati, delibera di attribuire un certo numero di cento e un certo numero di lodi in una classe, non capiamo cosa ci sia da eccepire.
L’annosa questione dei professori buonisti al Sud e severi al Nord – diatriba che con toni spesso campanilistici si ripresenta puntualmente in questo periodo – è mal posta, soprattutto se si basa esclusivamente sui risultati che gli studenti del Sud ottengono alle prove Invalsi. Senza entrare nel merito di questo strumento di verifica (altro tema caldo, periodico e divisivo), occorrerebbe andare a verificare i risultati ottenuti da questi studenti, oggetto di scandalo, che hanno avuto 100 e lode. Magari avranno avuto un ottimo punteggio, chissà. Non tutti i ragazzi del Sud sono insufficienti, ci saranno pure alcuni che avranno ottenuto punteggi di un certo rilievo.
Insomma, la “questione meridionale” scolastica ha poco senso. Tanto più, non dimentichiamolo, che una larga parte dei docenti del Nord… viene dal Sud.
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