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Maturità 2023, polemiche, dibattiti e osservazioni: è ora di cambiare l’Esame di Stato? Partecipa al SONDAGGIO

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Terminati gli scritti della Maturità, si svolge il colloquio secondo il calendario deciso da ogni commissione. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Quest’anno, forse più del solito, in molti si sono interrogati sulla funzione degli esami di Stato: si tratta di un rito di passaggio necessario o no? Andrebbe modificato nella sua struttura? La Tecnica della Scuola chiede ai propri lettori di partecipare al sondaggio per cercare di fare chiarezza sulla questione, partendo dall’assunto che l’Esame di Stato non è cancellabile perchè imposto dall’articolo 33 della Costituzione.

La maturità, come ogni anno, si porta dietro una grande quantità di polemiche, dibattiti, osservazioni. C’è chi ha criticato le tracce delle prove di quest’anno e soprattutto gli autori, che a detta di molti non rientrano, per questioni di tempo, nei programmi effettivamente svolti nella classi di quinta superiore: sono stati proposti dei temi su autori, quindi, che moltissimi studenti non avevano mai studiato.

Ci sono anche i diretti interessati, come l’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, protagonisti delle tracce, che, almeno in prima battutta, hanno criticato le scelte ministeriali.

A partire dal post di un influencer su Instagram, in questi giorni, si è scatenato un vivace dibattito sulla funzione stessa degli esami di maturità. Quest’ultimo sostiene che “la maturità fa schifo”. “Leggo questi tweet nostalgici sulla maturità di persone che dicono quanto sia stato bello, importante e necessario sostenerla per diventare adulti. Io direi basta, basta con questa retorica: l’esame di maturità fa schifo, è un incubo. L’esame di maturità è la ciliegina sulla torta di un piano scolastico totalmente sbagliato e anacronistico. L’emblema del vecchiume italiano”, queste le sue parole.

La domanda da porre ai nostri lettori, quindi, è la seguente: gli Esami di Stato di fine superiori sono effettivamente da “buttare”? O riescono effettivamente a misurare la “maturità” degli studenti?

PARTECIPA AL SONDAGGIO

Nel sondaggio troverai le seguenti domande:

Qual è il tuo ruolo?

  • Docente
  • Studente
  • Genitore
  • Altro

In quale luogo ti trovi attualmente? 

  • Nord
  • Centro
  • Sud

L’Esame di maturità andrebbe modificato?

  • No

Cosa cambieresti della maturità? (Rispondi solo se hai scelto “sì”) – Puoi segnare più di una risposta

  • Andrebbe semplificata al massimo riducendola solo ad una prova orale perché il percorso formativo di cinque anni non si può sintetizzare così
  • I ragazzi andrebbero valutati da una commissione solo interna
  • Si dovrebbe dare maggiore peso alla media dei voti di tutti e cinque gli anni delle superiori e ridurre al minimo l’incidenza delle prove d’esame finali
  • La prima prova dovrebbe essere preparata dalle singole commissioni anche per evitare che, come quest’anno, vengano proposti autori o argomenti non affrontati durante l’anno