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Maturità 2023, si torna alla procedura ordinaria: parere favorevole del CSPI sullo schema di Ordinanza [PDF]

Dopo tre anni scolastici in cui l’Esame di Stato ha visto rilevanti modifiche dovute all’emergenza epidemiologica, l’Esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione quest’anno torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (per i Professionali delineati dal d.lgs. n. 61/2017, che quest’anno giungono per la prima volta all’Esame di Stato, la seconda prova scritta non riguarda più specifiche discipline ma le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati); il colloquio, che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica.

Le Commissioni d’esame saranno composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica.

Nella seduta del 7 marzo, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha espresso parere favorevole sullo schema di ordinanza ministeriale recante «Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023».

Il CSPI evidenzia come la Maturità costituisca un momento importante dell’intera esperienza scolastica nel quale, accanto alla valutazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze sviluppate, devono essere valorizzati il percorso formativo e la crescita personale di ogni studentessa e di ogni studente.

Ed auspica inoltre che, nella scelta e nella predisposizione delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame, si tenga conto del percorso e delle difficoltà affrontati nel triennio a causa della pandemia e sia valorizzato l’effettivo processo di apprendimento delle studentesse e degli studenti. È opportuno anche che sia dato rilievo alla
valenza orientativa del colloquio.

C’è anche da tener conto che nell’anno scolastico in corso gli studenti e i docenti degli Istituti Professionali, il cui
ordinamento è stato rivisto dal Decreto Legislativo 61/2017, si cimenteranno per la prima volta con la nuova modalità di svolgimento della seconda prova scritta che sarà predisposta dalla commissione in relazione allo specifico percorso formativo attivato dall’istituzione scolastica, sulla base della cornice nazionale generale di riferimento trasmessa dal Ministero tramite plico telematico il martedì precedente il giorno di svolgimento della prova.

Il CSPI, a tal proposito, auspica l’attuazione di adeguate misure di accompagnamento (FAQ, videotutorial, ecc.), al fine di rendere chiara la modalità di preparazione della prova anche attraverso simulazioni coordinate a livello nazionale in quanto si tratta di un’innovazione didattico- pedagogica rilevante che si discosta in maniera significativa dalle tradizionali modalità di predisposizione e svolgimento della seconda prova nei professionali e negli altri indirizzi.

Infine, il CSPI sottolinea la necessità di proseguirecon le attività formative dei docenti e dei dirigenti scolastici.

IL PARERE

Lara La Gatta

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