Come abbiamo preannunciato, la Rete degli Studenti Medi ha organizzato oggi, 13 gennaio, una protesta sotto al Ministero dell’Istruzione e del Merito per far sentire la voce di molti studenti delusi dal ritorno alla vecchia modalità di svolgimento dell’esame di Stato pre-Covid.
“Riproporre la maturità 2019 è pura follia” dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi “Non si capisce quale sia la logica che ne è alla base, una proposta che non tiene in considerazione le problematiche che la scuola ha vissuto in pandemia e continua a vivere. Manca una riflessione sul modello di Scuola pubblica che si vuole perseguire, non si può continuare con una didattica obsoleta incapace di stimolare gli studenti.”
Gli studenti, davanti al Ministero, hanno rivendicato la necessità di un diverso approccio su PCTO, Invalsi, Esame Orale e Seconda Prova.
“È inaccettabile che dopo tre studenti morti mentre svolgevano alternanza nell’ultimo anno, il Ministero continui a focalizzare l’esame orale sui PCTO.” continuano gli studenti: “Così come è inaccettabile continuare ad utilizzare le prove Invalsi come criterio di accesso all’esame: un metodo didattico e valutativa che, come sappiamo, rischia solo di acuire le diseguaglianze.”
La Rete degli Studenti Medi ha pubblicato contestualmente anche la propria proposta di Esame di Stato: “Abbiamo scritto insieme una piattaforma in cui smontiamo punto per punto la maturità di Valditara e proposto delle alternative concrete. Adesso il Ministro ci convochi! Non si può continuare ad agire senza un confronto con gli studenti che dovranno svolgere questa Maturità.”
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