Entro la fine del mese di gennaio il ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà le discipline della seconda prova scritta della maturità 2024, caratterizzanti ogni indirizzo di studio, il cui svolgimento è già stato fissato per giovedì 20 giugno 2024: per oltre mezzo milione di candidati studenti (ma non per tutti) i contenuti della prova saranno incentrati su materie diverse rispetto quelle affrontate lo scorso mese di giugno (ad esempio Latino al liceo Classico dove è stato proposto Seneca, oppure Matematica al liceo Scientifico), così da permettere di attuare la tradizionale alternanza tra discipline di settore. Anche l’assegnazione dei docenti commissari interni ed esterni, come al solito, dovrebbe sottostare a questa “regola” dell’alternanza.
Il giorno prima, mercoledì 19 giugno alle ore 8.30, si svolgerà invece la prima prova di italiano, la cui “traccia” sarà comune a tutti gli indirizzi di studio: come accade da tempo, ogni aspirante al diploma di scuola secondaria superiore potrà scegliere tra una “rosa” di proposte che vanno dal tema di attualità a quello storico, passando per l’analisi di un testo letterario fino all’articolo giornalistico.
Come da prassi, le due tracce scritte della maturità anche nel 2024 saranno stabilite direttamente dai dirigenti del dicastero bianco di Viale Trastevere.
“Una terza prova”, scrive l’agenzia Ansa, sarà somministrata “solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni Esabac, Esabac techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena)”.
Tra fine giugno e la prima parte del mese di luglio si svolgeranno infine i colloqui tra la commissione (sei docenti più il presidente) e ogni singolo maturando: “servirà principalmente a verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare” e tratterà anche le esperienze di Pcto svolte nel triennio finale delle superiori.
La valutazione finale da assegnare allo studente si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto, secondo scritto e colloquio massimo 20 punti a prova). Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato sarà come sempre pari a 60 centesimi.
Per avere assegnato 100 e lode, invece, lo studente dovrà avere avere raggiunto il massimo dei crediti durante il triennio e avere ottenuto il punteggio massimo nelle due prove scritte e al termine del colloquio, ma senza aver bisogno dei 5 punti bonus: questi punti aggiuntivi (ma anche unità di punteggio minori a 5) verranno assegnati, a discrezione della commissione, solo agli studenti meritevoli che avranno accumulato almeno 30 punti di credito e 50 complessivi relativi alle prove d’esame.
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