A 60 giorni dalla prima prova degli Esami conclusivi della scuola secondaria superiore, fissata da tempo alle ore 8.30 del prossimo 19 giugno, per quasi mezzo milione di studenti del quinto anno delle superiori cresce la curiosità, assieme all’ansia, per i temi che verranno proposti. Nella lista del toto-tracce prevalgono D’Annunzio, Pirandello, Oppenheimer e l’intelligenza artificiale. Nulla di nuovo, invece, a proposito dell’ansia: lo stato d’animo preoccupato è un “compagno” immancabile per chi si accinge ad affrontare l’esame di maturità.
La community ‘Maturansia‘ ha cercato di comprendere lo stato d’animo dei diplomandi: con l’intento di cercare di orientarli al meglio, ha realizzato un sondaggio tra i suoi follower e futuri diplomati.
Tra i partecipanti, il 65,5% è uno studente del liceo, il 23,8% di un istituto tecnico ed il restante 10,8% studia in una scuola professionale.
La maggior parte degli studenti ammette di vivere già un certo stato d’agitazione: infatti, il 92,6% dei ragazzi dice di sentirsi preoccupato quando pensa alla maturità, con appena il 7,4% che resiste all’emozione. In tanti già soffrono di attacchi di panico, di cui “soffre” il 36,3%.
A rovinare le notti dei maturandi è soprattutto il colloquio, l’ultima delle tre prove: il 55,6% teme principalmente quel momento, contro appena l’8,5% che si dice più spaventato dalla prima prova, cioè lo scritto d’italiano. Ma c’è anche un 35,9% che dice di avere timore al pensiero della seconda prova scritta.
Il sondaggio, poi, si sofferma sul giudizio della community riguardo la preparazione fornita dalla scuola frequentata, sulla quale si è chiesto di esprimere un giudizio da 1 a 10.
Appena lo 0,2% del campione dà il massimo del voto ai propri professori, mentre il 7,8% dà 1 e il 9,6% un 3: la percentuale più alta, il 15,7% boccia la preparazione scolastica con un 5.
Dovendo valutare l’aiuto che i social media offrono per la preparazione, in rapporto a quella offerta dalla scuola, il 19,3% degli intervistati dà un 7 e il 15,9% addirittura un bell’otto, con i social che dunque stravincono la competizione con le aule tradizionali. Appena il 3,4% del campione dà 1 ai contenuti scolastici offerti dai social.
Poiché i prossimi maturandi saranno gli ultimi ad aver affrontato in pieno il periodo della pandemia, l’ultima domanda posta dalla community ha riguardato gli anni appena trascorsi, caratterizzati da Covid e Dad: ebbene, il 71,3% del campione sostiene di avere più ansia del previsto e di sentirsi impreparato proprio a causa dello stravolgimento dei metodi didattici dovuto alla pandemia.
“Con questo sondaggio abbiamo voluto offrire un’istantanea dei futuri neo-diplomati, che hanno vissuto con difficoltà la pandemia e si approcciano con un particolare stato d’ansia agli esami di maturità, motivo di apprensione per intere generazioni di studenti. Tuttavia, il nostro sondaggio – spiega Claudio Fioretti, founder di Maturansia – può essere d’aiuto sia alle istituzioni scolastiche, per capire come migliorare i servizi scolastici, sia agli studenti, per credere nei canali social di qualità come il nostro, che sono uno strumento complementare allo studio, seppur mai alternativo o sostitutivo”.
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