Home Alunni Maturità 2024, come funziona per le scuole italiane nel mondo?

Maturità 2024, come funziona per le scuole italiane nel mondo?

CONDIVIDI

Ad attendere l’inizio delle prove conclusive per la scuola secondaria sono migliaia di studenti e studentesse italiani – per la precisione secondo i dati diffusi dal MIM 526.317 – a loro si aggiungono con la stessa trepidazione un migliaio di coloro che frequentano l’ultimo anno di scuola secondaria in una delle scuole italiane all’estero.

Le scuole italiane nel mondo

Le scuole statali italiane nel mondo rappresentano una diretta emanazione del sistema scolastico italiano nei paesi esteri.

Sono istituti statali (Addis Abeba, Atene, Barcellona, Madrid, Istanbul, Parigi e Zurigo) e 45 istituzioni paritarie, diffuse in tutti i continenti.
In queste scuole, che sono nate nel corso del 900 a seguito di richieste specifiche da parte di italiani residenti all’estero che volevano garantire il legame con la madre patria, è possibile completare l’intero ciclo di istruzione grazie.

Il Ministero degli Affari Esteri ed il Ministero dell’Istruzione gestiscono congiuntamente la procedura di selezione dei docenti che insegnano nelle scuole statali italiane all’estero, scegliendoli tra i candidati del corpo docente italiano.

Le scuole paritarie italiane 

Le scuole paritarie sono scuole la cui gestione è affidata a soggetti diversi da quelli statali, che si impegnano a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola ed ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali.
All’estero le paritarie sono 45 coinvolgono circa 16.000 alunni, secondo gli ultimi dati diffusi, riferiti all’anno scolastico 2021/2022.

Le scuole paritarie contribuiscono fortemente alla promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, in stretta collaborazione con gli istituti di cultura, anch’essi presenti in tutti i continenti. Il riconoscimento della parità è concesso dopo una valutazione condotta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in raccordo con il Ministero dell’Istruzione sulla base dell’analisi del progetto educativo che deve essere rispondente ai principi formativi della scuola italiana e con un piano dell’offerta formativa coerente con gli ordinamenti generali dell’istruzione.

Il diploma conseguito al termine degli studi in una di queste scuole è riconosciuto sia nel Paese dove si trova la scuola, sia in Italia. Non sono pochi infatti coloro che decidono poi di proseguire gli studi universitari proprio nella terra di origine dei loro antenati.

Inoltre la parità garantisce, l’equiparazione dei diritti e dei doveri degli studenti, le medesime modalità di svolgimento degli esami di Stato e l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi lo stesso valore legale delle scuole statali. Alle scuole paritarie italiane all’estero sono destinati docenti italiani selezionati ed inviati tramite le medesime procedure che si applicano alle scuole statali, il MAECI infatti emana frequentamene bandi per la selezione del personale da destinare all’estero.

Le scuole italiane all’estero, paritarie e statali, non sono frequentate solo da figlie e figlie di italiani o discendenti da italiani, sono infatti tutte inserite nel territorio dove si trovano e dove spesso sono istituti d’eccellenza.

Le sezioni italiane nelle scuole straniere

Esiste anche un nutrito gruppo di sezioni italiane presenti in scuole estere, circa 85. Nate per la maggior parte a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso, contribuiscono ancora oggi non solo al mantenimento dell’identità culturale dei figli dei connazionali e dei cittadini di origine italiana, ma anche alla promozione e diffusione della lingua e cultura italiana all’estero. In queste sezioni, infatti, spesso non si insegna soltanto la lingua italiana, ma anche altre materie veicolate in lingua italiana.
Più della metà (49) sono frutto di accordi internazionali in vigore.
Le sezioni si configurano come un nuovo ed efficace canale per affrontare la sfida della promozione della lingua italiana nei sistemi scolastici stranieri. Grazie infatti alla creazione di sezioni italiane è possibile intervenire in aree rilevanti dove non sono presenti né scuole statali né paritarie, come per esempio nei Balcani e, più in generale, in tutta l’Europa orientale. Inoltre il margine di crescita del fenomeno delle sezioni italiane è molto consistente in aree come l’America Latina dove il loro potenziale è ancora inesplorato.

La rete delle scuole italiane all’estero La rete delle scuole italiane all’estero (infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado) comprende:

  • 8 istituti statali omnicomprensivi con sede ad Addis Abeba, Asmara, Atene, Barcellona, Istanbul, Madrid, Parigi e Zurigo;
  • 43 scuole italiane paritarie, la maggior parte delle quali è costituita da istituti omnicomprensivi, presenti in tutte le aree geografiche nel mondo: Europa, Africa-subsahariana, Mediterraneo e Medio Oriente, Americhe, Asia e Oceania;
  • 7 sezioni italiane presso scuole europee: 3 a Bruxelles ed 1 a Lussemburgo, Francoforte, Monaco di Baviera e Varese;
  • 79 sezioni italiane presso scuole straniere, bilingui o internazionali, di cui 63 in Unione Europea, 13 in Paesi non UE, 1 nelle Americhe e 2 in Asia e Oceania;
  • 2 scuole non paritarie con sedi a Smirne e Basilea.

Esami di Stato

La Commissione per gli esami di Stato si compone, esattamente come in Italia, di un presidente, tre commissari interni e tre esterni. DI questi fanno parte docenti che lavorano nelle scuole italiane all’estero e docenti che lavorano in Italia. Si tratta di una ottima possibilità per entrare in contatto con le scuole italiane all’estero e per vivere un’esperienza ricca di suggestioni. Per chi vuole provare ad entrare in graduatoria (il bando di solito si apre ad aprile) ecco il link https://commissariitalia.esteri.it/