Si avvicina la data dell’inizio dell’esame di Maturità 2024: quali sono le novità introdotte dall’annuale ordinanza ministeriale. Cosa cambia e su cosa devono essere preparati i docenti? Ecco cosa c’è da sapere e cosa è il Capolavoro dello Studente di cui tanto si sta parlando.
Come ogni anno, gli esami di Stato rappresentano per gli studenti e i docenti dell’ultimo anno della secondaria di secondo grado un appuntamento importante e, per quanto rassicurante, secondo le statistiche, un momento di verifica del percorso quinquennale. I docenti, in particolare, sono impegnati nella redazione del Documento di classe, che di anno in anno risulta sempre più articolato e impegnativo, anche perché esso rappresenta la guida per la commissione d’esame.
Ma come si svolgeranno le prove? Come può influire il Curriculum dello studente? Come sono attribuiti i punteggi? A queste e a tante altre domande abbiamo dato risposta nel corso della diretta della Tecnica risponde live in programma oggi, giovedì 6 giugno, alle ore 16,00. Ospiti la dirigente scolastica Annamaria Di Falco e la docente Fiorenza Rizzo. Diretta visibile sui canali social, Facebook e YouTube, della Tecnica della Scuola.
L’articolo 22 dell’Ordinanza ministeriale esplicita la finalità del colloquio, che è quella di accertare il conseguimento del Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) di ogni candidato, cioè il possesso delle competenze, abilità e conoscenze previste al termine della scuola secondaria di secondo grado secondo le Indicazioni Nazionali per i Licei e le Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali. Per tale ragione le commissioni nello svolgimento dei colloqui si avvalgono anche delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.
Il colloquio ha inizio con l’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione, che è predisposto all’inizio di ogni giornata di colloquio, prima del loro avvio, per i relativi candidati, e può essere costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema.
Per il colloquio, come specificato dall’Ordinanza, si sottolinea la dimensione del dialogo pluri e interdisciplinare e il coinvolgimento delle diverse discipline valorizzandone soprattutto i nuclei tematici fondamentali ed evitando una rigida distinzione tra una disciplina e l’altra, fermo restando comunque che I commissari possono condurre l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche in riferimento alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte, alle quali va riservato un apposito spazio nell’ambito dello svolgimento del colloquio.
Il colloquio comprende ancora una breve relazione o un lavoro multimediale sulle esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) o dell’apprendistato di primo livello, con riferimento al percorso effettuato.
Inoltre il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze di Educazione Civica indicate nel curricolo d’istituto e previste dalle attività illustrate nel Documento del consiglio di classe.
Infine, se nella Commissione è presente il docente della disciplina coinvolta quale commissario interno, durante il colloquio il candidato deve dimostrare di possedere le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL.
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