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Maturità 2024, per più di 9 studenti su 10 l’esame è fonte di stress: rito di passaggio obbligato o inutile?

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Quasi tutti i maturandi italiani accusano ansia e stress in vista degli esami di Maturità 2024. Le cattive abitudini proliferano: disturbi del sonno, alimentazione disordinata, aumento dell’uso di caffeina e bevande energizzanti, e persino il ricorso a farmaci. Anche il tempo passato davanti agli schermi è aumentato, compromettendo la concentrazione.

Il “Triangolo delle Bermuda” della Maturità

La fatica mentale, il malessere fisico e il senso di impreparazione creano un vero e proprio “triangolo delle Bermuda” per gli studenti. Una ricerca di Skuola.net, in collaborazione con l’Associazione Nazionale “Di.Te.”, ha rilevato che il 91% dei maturandi considera l’esame una fonte di tensione e stress. Il 65% degli studenti giudica questo stress elevato, e l’89% teme di non essere sufficientemente preparato.

Disturbi del sonno e alimentazione disordinata

L’ansia da esame sta modificando le abitudini alimentari e il sonno dei maturandi. Il 36% degli studenti mangia di più, il 24% di meno, e il 52% dorme male o poco. I disturbi del sonno colpiscono quasi 7 studenti su 10, con il 16% che dorme troppo.

Uso di sostanze stimolanti

L’eccessivo consumo di sostanze stimolanti è preoccupante. Il 29% dei maturandi ha aumentato l’assunzione di caffeina, il 10% di bevande energizzanti e il 19% di entrambe. Inoltre, 1 studente su 3 ricorre a farmaci per limitare l’affaticamento, e il 29% ha incrementato il numero di sigarette giornaliere.

Ricorso ad alcol e droghe

Per sfuggire alla tensione, alcuni studenti aumentano il consumo di alcol e droghe. Il 15% conferma le abitudini già esistenti, mentre il 20% aumenta ulteriormente i consumi. Tuttavia, molti cercano conforto nello smartphone, con il 70% che confessa di aver aumentato il tempo speso su social e giochi online.

Impatto negativo dell’uso degli smartphone

L’uso eccessivo dello smartphone ha effetti negativi sulla concentrazione. Oltre l’80% degli studenti ritiene che l’uso smodato di chat e social influisca negativamente sulla capacità di studio, e il 54% crede che le notifiche aumentino l’agitazione.

L’ansia è il sentimento predominante tra i maturandi, come indicato dal 38% degli intervistati. Il 26% desidera fuggire, l’11% è sconfortato, mentre solo il 16% prova tranquillità, senso di possibilità o piacere.

Giuseppe Lavenia, psicologo e presidente dell’Associazione “Di.Te.”, evidenzia l’urgenza di introdurre percorsi di educazione al benessere e gestione dello stress: “I risultati di questa ricerca evidenziano una necessità urgente di cambiamento nel modo in cui supportiamo i nostri studenti durante il periodo della Maturità. Notiamo che molti ragazzi si rifugiano in abitudini poco salutari per far fronte allo stress degli esami. È fondamentale introdurre percorsi di educazione al benessere e alla gestione dello stress fin dai primi anni scolastici. Gli studenti devono essere equipaggiati non solo con conoscenze accademiche, ma anche con strumenti pratici per affrontare la pressione in modo sano ed equilibrato. Solo così potremo trasformare la Maturità da una fonte di ansia in un’esperienza di crescita personale e di consapevolezza delle proprie capacità. Se oggi affrontano la Maturità con queste difficoltà, quanto stressante sarà per loro il primo colloquio di lavoro o il primo esame universitario? È necessario sensibilizzare sia gli studenti che le famiglie sull’importanza di mantenere una routine regolare di sonno e una dieta equilibrata, specialmente durante periodi di forte stress come quello degli esami di Maturità”.

Gli esami di maturità rappresentano un rito di passaggio obbligato per molti studenti italiani. Essi segnano la fine dell’istruzione superiore e l’ingresso nel mondo adulto o universitario. Per alcuni, sono una prova di responsabilità e maturità; per altri, appaiono come una formalità stressante e spesso inutile, che non riflette davvero le competenze acquisite. La loro utilità rimane un dibattito aperto.

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