Oggi sono iniziati ufficialmente gli esami di Stato 2024. Tra le diverse tracce della prima prova, ce n’è una molto collegate all’attualità: stiamo parlando del testo di Nicoletta Polla Mattiot, Riscoprire il silenzio.
LEGGI LE ALTRE TRACCE
Il silenzio come arma di comunicazione
Nicoletta Polla Mattiot, giornalista e autrice di talento, offre una riflessione profonda e necessaria con il suo libro “Riscoprire il Silenzio”. In un mondo dominato dal rumore e dalla costante connessione, Polla Mattiot invita i lettori a riscoprire il valore del silenzio e la sua capacità di trasformare la propria vita quotidiana.
Il libro, scritto con uno stile evocativo e meditativo, esplora il concetto di silenzio in tutte le sue sfaccettature. Polla Mattiot non si limita a considerare il silenzio come assenza di suoni, ma lo analizza come un’esperienza ricca e complessa, capace di influenzare profondamente il nostro benessere psicofisico. L’autrice guida attraverso un viaggio che spazia dalla filosofia alla psicologia, dalla spiritualità alla scienza, per dimostrare come il silenzio possa essere una risorsa preziosa in un’epoca di sovraccarico sensoriale. Polla Mattiot parte dalla sua esperienza personale e professionale, raccontando episodi che mettono in luce il potere rigenerante del silenzio. Attraverso aneddoti e riflessioni, ci mostra come momenti di quiete possano favorire la creatività, migliorare la concentrazione e rafforzare la nostra resilienza emotiva. La sua narrazione è arricchita da riferimenti a studi scientifici che dimostrano i benefici del silenzio per la salute mentale e fisica.
“Riscoprire il Silenzio” affronta anche le sfide contemporanee legate alla tecnologia e alla costante connessione. Polla Mattiot ci invita a riflettere su come l’uso eccessivo di dispositivi digitali possa compromettere la nostra capacità di sperimentare il silenzio e la solitudine. L’autrice sottolinea l’importanza di disconnettersi periodicamente per ritrovare un equilibrio interiore e riconnettersi con noi stessi.
In particolare, agli studenti viene chiesto di argomentare le connessioni tra silenzio e comunicazione, evidenziandone proprio i benefici che possono nascere.