Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto oggi, 18 giugno, in diretta su Skuolanet, per parlare della sua esperienza a scuola il giorno prima della prova scritta di italiano della maturità di domani, 19 giugno.
Ecco le sue parole: “Copiare? Non bisognerebbe farlo. Il primo della classe in matematica mi diceva che dovevo imparare a fare da solo. Bisogna essere accoglienti e solidali, però non copiate. Ho il dovere di dirlo”, così ha esordito le parole del numero uno di Viale Trastevere. Alla maturità ho preso 56/60 al liceo classico”.
Ed ecco alcuni chiarimenti sul capolavoro alla maturità: “Ci sono state grandi critiche, informatevi. Il capolavoro nasce per evidenziare le predisposizioni degli studenti e per lavorare per potenziarle. Non abbiamo mai detto che doveva essere portato alla maturità come nuova tesina. Qualcuno ci ha marciato e ha sparso questa notizia, da noi sempre smentita”.
“Maturità? Si tratta di un momento di passaggio, è un momento che va affrontato con entusiasmo, è un momento di arricchimento. Il vostro nemico principale è lo stress. Consigli antistress? Oggi rilassatevi, quello che avete imparato ormai lo sapete. Questo non sarà un esame nozionistico. All’orale è importante capire il significato di ciò che avete appreso, dovete saper dominare ciò che avete appreso e studiato. Ci saranno delle domande ma spero in forma dialogica e serena. Non è un giudizio penale, lo abbiamo detto ai commissari. Si tratta di un colloquio dove deve emergere la maturità, il senso di ciò che avete studiato”, questo il consiglio del ministro ai maturandi.
E, sulla prima prova scritta d’italiano: “Non posso rivelare le tracce: non saranno difficili, non inquieteranno lo studente medio. Le tracce di domani possono essere considerate interessanti. Non perdete tempo a cercarle su Internet. Sono state scelte a marzo”. Il giornalista Daniele Grassucci ha così fatto una considerazione: “Quindi gli eventi successivi non ci saranno”.
“Ho preso ragazzi che hanno preso un voto basso alla maturità e poi 30 all’Università. Magari il percorso scolastico non era quello giusto. Molto dipende dalla serenità con cui si affronta. Mia madre mi diceva: ‘Hai fatto il tuo dovere’. Affrontatela con questo spirito”, ha aggiunto.
“Non dobbiamo farci condizionare dal voto, il voto serve a voi. Il voto serve per capire a che punto siete arrivati. L’intelligenza artificiale può essere utile per capire il grado di preparazione a cui siete arrivati, e da questo punto di vista è preziosa. Non vi fate fare i temi o gli esercizi dall’intelligenza artificiale, poi andate a scuola e non sapete fare niente. Può aiutare ma è un aiuto falso, ingannevole”.
“La maturità è un momento di passaggio, ha ancora un senso perché è una cesura tra un passato adolescenziale e un futuro in cui si diventa cittadini maturi, responsabili, grazie anche allo studio, e cittadini liberi, senza alcun condizionamento. Concetti fondamentali: libertà e lavoro”.
Ed ecco il messaggio finale ai maturandi: “Siete ragazzi eccezionali, non fatevi coinvolgere dallo stress, voi valete molto, la vita vi aspetta. Fate scelte oculate”, ha concluso.
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