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Maturità 2025, lo scrutinio finale per l’ammissione prevede il rispetto delle ore PCTO, delle prove Invalsi e c’è la novità sul credito scolastico

La nuova maturità 2025 prevede alcune novità, rispetto gli anni passati, riguardanti il percorso di ammissione all’esame di Stato da valutare con l’esito degli scrutini finali dell’anno scolastico 2025/2026.

Credito scolastico legato al voto di condotta

Per gli scrutini finali dell’anno scolastico 2025/2026 c’è una importante novità legata alla valutazione del voto di condotta e il calcolo del credito scolastico. Questa novità coinvolegrà anche gli studenti che dovranno essere ammessi a svolgere l’esame di Stato della scuola secondaria di II grado.

Tale novità è stata introdotta dalla Legge 1 ottobre 2024, n. 150, riferita alla revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonchè di indirizzi scolastici differenziati. 

È importante sottolineare che la legge suddetta, all’art.1 comma 1, ha modificato alcuni aspetti del vecchio decreto legislativo n.62/2017, in particolare l’art.15 del suddetto decreto al comma 2 viene modificato introducendo il comma 2-bis: “Il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale può essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi”.

Tale norma introduce per lo scrutinio finale dell’anno scoalstico 2024/2025 una condizione sine qua non, in cui il 9 o il 10 in condotta saranno condizione necessaria, ma non sufficiente, per ottenere, nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante per il raggiungimento di una specifica media dei voti (compreso il voto di condotta e il voto di educazione civica), il valore massimo di punteggio.

Appare chiaro ed evidente che il voto di condotta degli studenti, avrà un impatto non indifferente sull’attribuzione del credito scolastico e questo accadrà anche nella fase degli scrutini finali per l’ammissione agli esami di Stato 2024/2025.

Voto insufficiente in una disciplina

Sarà sempre possibile ammettere agli esami di Stato uno studente che riporti complessivamente una media di voti, compreso il voto di condotta, inferiore a 6 decimi. Però bisogna sottolineare che il voto in condotta gioca comunque un ruolo fondamentale. Se uno studente dovesse ottenere meno di sei decimi nel voto di condotta, non potrebbe essere ammesso all’esame di maturità, indipendentemente dai voti nelle altre materie.
Chi invece dovesse avere 6 in condotta, dovrà presentare un elaborato speciale sul tema della cittadinanza attiva e solidale, che sarà discusso durante l’orale della maturità.

Per essere ammessi agli esami di Stato, è richiesto di norma un voto pari o superiore a sei decimi in tutte le discipline. Tuttavia, il Consiglio di classe, con motivazioni adeguate e verbalizzate, può ammettere studenti con insufficienze in una o più materie, valutando il percorso complessivo dello studente. Per tale motivo nella tabella ufficiale del MIM sui crediti scolastici compare il caso, solo per le ultime classi della secondaria di II grado, di riportare una media voti M<6.

Invalsi, Pcto e frequenza obbligatoria

È importante sottolineare che per una corretta ammissione degli studenti agli esami di Stato 2024/2025, torna a pieno regime l’avere completato il richiesto percorso triennale del PCTO, l’avere svolto le prove Invalsi e l’avere riportato una frequenza complessiva di almento i tre quarti del monte ore annuo previsto per ordinamento.

Quindi possiamo affermare che per l’ammissione agli esami di Stato 2024/2025 viene totalmente applicata la disposizione legislativa prevista dall’art.13, comma 2 del d.lgs. 62 del 13 aprile 2017 con tutte le sue successive modifiche.

Lucio Ficara

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