In questi giorni sono molti gli studenti che stanno parlando degli esami di maturità 2024 come “esami dell’ingiustizia”. Il motivo? Molti maturandi hanno ricevuto dei voti finali davvero bassi, soprattutto se visti in relazione ai voti conseguiti nel corso del percorso di cinque anni.
Una ragazza, ad esempio, ha postato su X una foto che la ritrae mentre piange, con la scritta “pensate farvi il c**o per 5 anni ed uscire con 62”. Il post ha raggiunto un milione di visualizzazioni ed è stato molto commentato. Un noto influencer e tiktoker 26enne ha scritto: “Io 64 ma il voto non determina la persona che siamo”. Ecco altre reazioni di solidarietà:
“Il tuo farti il c**o ti permetterà di vincere nella vita. Non puoi pensare che quel 62 ti identifichi, conta solo l’impegno che ci hai messo in questi anni, quello è il tuo biglietto da visita: il tuo impegno e le tue capacità. Goditi l’estate!”.
“Tranquilla nel mondo vero nessuno mai ti chiederà mai questo numero inutile”.
“Non è uno stupido pezzo di carta, proprio per niente, e le soddisfazioni personali sono importanti. Poi possiamo dirci quello che vogliamo”.
“Non ti chiederà mai nessuno il voto della Maturità e non determina quello il tuo valore. Te lo dico da imprenditore, professore universitario e ex studente… Forza!”.
Uno studente, che si è sfogato sui social, crede che l’esame di maturità sia una grande ingiustizia perché permette a chi non ha studiato nei cinque anni di brillare comunque e chi è stato sempre bravo può fallire mentre tutta la sua fatica negli anni precedenti svanisce come se nulla fosse.
Ecco le sue parole: “Cinque anni di impegno e media del 9-, ai temi sempre 8/9 e poi 16. Quando letteralmente gente che prendeva 5/4 prende 17/18. La maturità è proprio un esame inutile e dovrebbero chiamarlo l’esame delle ingiustizie. Ma di cosa stiamo parlando? Valutare cinque anni in base ad un esame che dura tre giorni è ridicolo”.
Giusto valutare le prove e non tener conto più di tanto delle valutazioni dei cinque anni di scuola? O bisognerebbe cambiare la maturità e assegnare più peso alla carriera?
Più che soddisfatto, per l’andamento di questi esami finali, si è detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: a margine della presentazione della Fondazione per la scuola italiana ha inviato il suo “in bocca al lupo ai ragazzi che iniziano gli orali“, ma anche aggiunto che “è forse il primo anno in cui non c’è stata alcuna polemica per la maturità, non c’è mai stata una maturità senza polemiche, quest’anno gli scritti che ho scelto hanno messo d’accordo tutti“, ha concluso Valditara.
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