Categorie: Politica scolastica

Maturità, Centemero (FI) su valutazione inglese e abolizione obbligo del 6

“Lo schema di decreto sugli esami di Stato nasce già vecchio. I nostri ragazzi vivono in un mondo globalizzato, in cui le skills richieste per essere competitivi sono profondamente diverse dal passato. Penso in particolare alle competenze linguistiche e a quelle digitali, la cui valutazione in sede di maturità non viene minimamente considerata”.

A dichiararlo è la deputata e responsabile Scuola e Università di Forza Italia, Elena Centemero, che aggiunge “Il mercato del lavoro oggi non prescinde da una fluida conoscenza della lingua inglese. Dobbiamo prenderne atto e far sì che studentesse e studenti siano valutati anche da questo punto di vista”.

 

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Altro aspetto evidenziato dalla stessa deputata in un’intervista a Il Messaggero riguarda l’abolizione dell’obbligo del 6 in tutte le materie, con il rischio di deresponsabilizzare studenti.

“Con l’abolizione dell’obbligo del 6 in tutte le materie, l’esame di Stato sarà eccessivamente semplificato e anche inutilmente modificato. Oggi i consigli di classe danno il loro giudizio usando il buon senso, con una valutazione complessiva dello studente fatta di equilibri. In questo modo rischiamo invece di deresponsabilizzare gli studenti e di non premiare il vero merito”.

Secondo la Centemero, “i ragazzi devono sapere che per un esame di Stato bisogna prepararsi a dovere, anche raggiungendo la sufficienza in tutte le materie. Così invece l’esame perde di importanza. Poi mi chiedo dove sia finita la valutazione della lingua inglese. Oggi nella terza prova possono esserci domande di inglese, anche sulla letteratura. Serve una terza prova sulle competenze linguistiche. Questo punto va cambiato”.

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Lara La Gatta

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