Sta facendo molto scalpore la tendenza, di molti genitori, di accompagnare i propri figli alla prova orale dell’esame di maturità, in corso in questi giorni, assistere al colloquio e dopo festeggiare con loro armati di spumante e mazzo di fiori.
C’è chi storce il naso: per alcuni si tratta di un gesto infantile e dannoso. “Il genitore che, dopo aver iper-protetto il bambino dalla società pericolosa, si presenta fuori dal liceo con un mazzo di fiori per festeggiare la Maturità. Qualcuno legge simili atteggiamenti come attenzioni e cure che forse possono far presupporre un eccesso d’amore da parte delle mamme o dei papà”, queste le parole dello psicologo Matteo Lancini a Fanpage.
“In realtà, ciò che interessa agli adulti è sentirsi adeguati come genitori e come educatori. Dei ragazzi, alla fine dei conti, non importa nulla a nessuno, mondo della scuola incluso, visto l’immobilismo degli ultimi decenni. Questo è lunico rito iniziatico rimasto in un palcoscenico per mostrarsi presenti, attenti e partecipi ai traguardi dei figli. Un genitore potrebbe esprimere al proprio figlio tutta la sua gioia e la propria commozione anche nella riservatezza della propria intimità” riflette il professore.
“Oggi invece la società rema in direzione della pornografizzazione di tutto, dove non c’è distinzione tra la vita reale, privata, e la vita online, di pubblico dominio. Il punto fondamentale è capire che i problemi dei ragazzi non sono i genitori che amano troppo, i social, o i videogiochi, ma un mondo di adulti che escludono completamente i figli e continuano a mettersi al centro per sentirsi all’altezza della situazione”, aggiunge.
Ma cosa ne pensano i diretti interessati, ossia i ragazzi? Mal sopportano queste attenzioni dei genitori o le desiderano? “Alla mia maturità il ruolo dei genitori è stato importante, è stato un grande supporto morale. Mi ha fatto piacere averli con me al colloquio”. “I genitori hanno un ruolo importante nella preparazione alla maturità perché sono gli unici che ci possono sostenere e capire a pieno, quindi è giusto condividere questa gioia con loro”. “Anche io penso che i genitori siano fondamentali per la preparazione, ti sostengono e più di chiunque altro ti possono capire in un momento di difficoltà”. “I genitori sono sempre stati con te fin da piccolo quindi è giusto che vivano questo momento con me, è giusto farli felici, la soddisfazione.
A dire la sua è stato anche il giornalista e conduttore Massimo Gramellini su Il Corriere della Sera. “Nemmeno sotto l’effetto di una tripla grappa a stomaco vuoto riuscirei a immaginare mio padre che mi accompagna alla ‘matura’ agitando un mazzetto di gladioli”, ha detto ironicamente.
“Qualche indignato politicamente orientato circoscrive la nuova moda ai famigerati benestanti dei centri storici, sostenendo che il genitore arrabbiato di periferia mai si presenterebbe all’esame del figlio, e comunque mai si porterebbe dietro un mazzo di fiori, al limite una mazza da baseball. Ma alla schiera sterminata dei nostalgici, si contrappone l’immancabile partito dei cuoricini: una romantica minoranza che non vede niente di male nell’affettuoso sostegno del clan familiare all’epica impresa. Chi ha ragione? Lo schema dei social non prevede sfumature: ogni questione va spaccata in due come una mela. Ma per i pochi che si riconoscono quasi sempre nel torsolo, sopravvive una terza opzione, quella liberale. La scelta, qualunque essa sia, non può che spettare ai protagonisti dell’esame, i figli. Senza il loro consenso, dunque, è meglio restare a casa. Collegati con gli altri genitori sulla chat ‘Maturansia'”, ha concluso.
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