“Ho da subito sottolineato che non ho voglia di cambiare l’esame di maturità per l’ennesima volta. Ogni volta che un ministro si insedia cambia l’esame di maturità, come a voler ammettere che non è in grado di cambiare nient’altro. Sono però cosciente che sulla prova di storia all’esame è necessario avviare una riflessione. In questo senso vorrei apporre degli interventi migliorativi senza però fare delle modifiche sostanziali”.
Così il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, intervenendo al convegno sulla Storia organizzato a Roma dalla Gilda degli Insegnanti.
“Mi sta a cuore che gli studenti possano confrontarsi con la storia recente. È un problema che non so come risolvere perché il programma è lungo, forse varrebbe la pena introdurre un focus specifico sulla storia contemporanea. La storia- ha aggiunto- è anche un modo per comprendere come le generazioni passate hanno immaginato un futuro per poi realizzarlo”. “Credo molto in un approccio alla storia che superi la superficialità del libro di testo. È come se raccontassimo una storia che è la versione libresca del ‘Trono di spade’. La storia non è solo una sequenza di battaglie, c’è molto di più”, ha poi specificato.
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