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Maturità, giusto festeggiare i figli con festoni e fiori? Il dibattito: “Si può essere fieri anche senza stappare spumante”

In questi giorni si stanno concludendo gli esami di maturità 2023. Dopo le due prove scritte è adesso tempo per il colloquio orale per gli oltre 500mila maturandi di quest’anno. Su Twitter è esploso un feroce dibattito a proposito dei festeggiamenti, soprattutto da parte dei genitori, rivolti agli studenti diplomati una volta conclusi gli esami. Giusto celebrarli o hanno semplicemente fatto il loro dovere?

Tutto è partito da questo tweet di un’utente: “Vedo foto di genitori che vanno ad assistere agli esami di maturità dei figli con tanto di spumante e festoni. Ma è una nuova moda? Ai miei tempi i genitori lavoravano e l’esame era solo un tuo dovere. Altro che festeggiamenti”.

Che male c’è a festeggiare?

Da qui si sono delineate due fazioni opposte: chi crede che festeggiare, anche in modo eccessivo, non faccia male a nessuno e che non è da questo che si determina la “bontà” di un genitore.

“Anche per me era un dovere. Ma i miei figli li festeggio. Perchè è più bello un genitore che ti festeggia di uno che ti ripete che quello che fai è un dovere e basta”.

“18 anni fa quando ho fatto l’orale mia mamma era dietro di me e il giorno in cui sono usciti i voti ho trovato uno striscione a casa! Sono tra i ricordi più belli che ho e veramente non capisco quale possa essere il problema”.

“Forse è più gratificante per un ragazzo così”.

“Ma beati loro. Io avrei voluto che i miei fossero fieri di me”.

“Dovrebbe essere la normalità festeggiare un traguardo/successo”.

Genitori con deficit da accudimento?

Dall’altro lato c’è chi sostiene che è solo una spettacolarizzazione che fa male ai figli e che si tratta di un momento della vita importante, sì, ma normale nello sviluppo di qualsiasi persona che non necessita regali o premi.

“Adesso c’è tutta la Sagrada famiglia con tanto di fiori, coroncine, bottiglie e fotografo”.

“’Hai fatto solo PARTE del tuo dovere’ mi diceva mio padre quando gli comunicavo i buoni risultati a scuola o all’esame”.

“Come ogni normale giorno di scuola anche all’orale della maturità si usciva di casa e si rientrava da soli… Figuriamoci se c’erano bouquet di fiori poi!”.

“Tornata a casa, mio padre ad accogliermi con un ‘hai già trovato un lavoro?'”.

“Un anno in cui agli Esami di Stato ero presidente, ad un alunno fecero trovare ‘lo spaiderino rosso’ con tanto di fiocco”.

“Tutto fa spettacolo! I miei figli mi hanno cacciato, io cacciato i miei anni fa. Oggi mi sembrano tutti matti”.

“Può anche essere colpa di taluni genitori, che all’epoca dovettero cavarsela da soli e ciò potrebbe avergli fatto somatizzare una sorta di deficit da accudimento, al punto che oggi non vogliono sia trasmesso alla prole”.

“Quel giorno i miei lavoravano, c’era con me mia sorella perché è gemella e aveva anche lei l’orale. Quando abbiamo finito, abbiamo telefonato a casa per farci venire a prendere. Punto”.

“Vanno anche agli esami di quelli delle medie… Ci vanno perchè se qualcosa non gli torna vanno all’attacco dei prof. C’è una vera e propria caccia alle streghe contro i prof”.

“Si può essere fieri senza dover per forza stappare bottiglie di spumante”.

Laura Bombaci

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