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Maturità, Granato (M5S): il Pd vuole una prova scritta e orale, ma l’intenzione è ripetere il maxi orale del 2020

La maturità 2021 potrebbe essere come quella dell’anno passato: una sola prova orale, durante la quale verificare le conoscenze e competenze degli studenti su tutte le discipline del quinto anno. A dirlo è stata Bianca Laura Granato, capogruppo M5S in commissione Istruzione al Senato.

Granato: studenti ‘sul pezzo’

“C’è un forte orientamento – ha detto la senatrice grillina all’Ansa – a lasciare la maturità 2021 come lo scorso anno, ovvero un maxi orale, con una stretta maggiore sull’ammissione all’esame per incentivare gli studenti a ‘stare sul pezzo’”.

Granato ha spiegato che “c’è una geografia delle aperture che ci sorprende: non è possibile riuscire a gestirla in modo unitario. La ministra Azzolina sta comunque procedendo a delle consultazioni”.

La senatrice calabrese rivela anche che “il Pd aveva proposto una prova scritta e una orale ma dobbiamo poter dare certezza al personale scolastico e agli studenti e al momento non è possibile garantire a tutti lo stesso numero di giorni di scuola; il rischio è di dover cambiare le carte in tavola all’ultimo momento”.

Azzolina: nessuna decisione presa

La stessa ministra Lucia Azzolina, parlando a margine di una visita all’Isis Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, vicino Firenze, ha confermato che sull’esame di maturità di quest’anno “al ministero dell’Istruzione per il momento non abbiamo preso alcuna decisione, al di là di quello che riportano i giornali”.

“Nei prossimi giorni – ha aggiunto la ministra – vedremo come sarà fatto l’esame. Ci sono delle interlocuzioni in corso”.

Stiamo ascoltando tutti

“Stiamo sentendo tutti: tutte le consulte degli studenti, le famiglie, i sindacati e le associazioni dei docenti. Metteremo insieme tutto quello che pensano, all’incirca sono più o meno d’accordo tutti, e poi nel giro di pochi giorni diremo come si farà l’esame”.

Azzolina ha puntato il dito contro la cosiddetta ‘Maturità light’: quest’ termine, ha detto, “non mi piace molto come definizione e non mi appartiene. Sarà sicuramente un esame serio, che deve tener conto ovviamente dell’anno scolastico che i nostri studenti e le nostre studentesse stanno affrontando, e deve essere soprattutto un esame per cui la decisione venga condivisa con tutti”.

Attesa breve

Per sapere come andrà a finire bisognerà attendere non più di una decina di giorni: entro il 31 gennaio, infatti, dovrà essere pubblicata la circolare sugli Esami di Stato.

Al termine della riunione di maggioranza, è stato stabilito che la ministra Azzolina attuerà altre consultazioni, come richiesto anche dai membri delle due commissioni.

Alessandro Giuliani

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