Categorie: Didattica

Maturità, i presidi contro l’ammissione facile: basta riforme e pannicelli caldi

Quest’anno gli esami di maturità non cambieranno: uno studente, per essere ammesso dovrà avere almeno la sufficienza in tutte le discipline.

In base, però, alle leggi delega della Legge 107/2015, salvo ripensamenti, dal 2018 gli studenti iscritti al quinto anno di corso delle superiori potranno essere ammessi anche con la sola media del ‘sei’.

Significa che due gravi insufficienze del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado, potranno essere “sanate” con un buon voto di condotta e di educazione fisica.

Non la prende bene Mario Rusconi, vicepresidente dell’Anp, l’associazione dei presidi e delle alte professionalità della scuola.

 

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“Questa novità non ci piace perché vale a dire che un ‘tre’ in matematica potrà essere compensato da un ‘nove’ in educazione fisica. Noi riteniamo che sia un errore, che porterà inevitabili conseguenze negative alla formazione dei nostri giovani della scuola superiore”, ha detto al Tg1 della sera il rappresentante del primo sindacato dei dirigenti scolastici italiani.

Secondo Rusconi, inoltre, le continue revisioni delle regole non fanno il bene della scuola e dei suoi iscritti: “il troppo frequente cambiamento delle regole sulla maturità (punteggio delle prove, dei crediti scolastici e via discorrendo) crea sconcerto negli studenti, oltre che nelle famiglie e negli stessi docenti”.

Per il vicepresidente Anp, occorre fermarsi e riflettere: “perché o si affronta una serie riflessione su tutto l’esame di maturitàoppure si abbia il coraggio di eliminarlo. Basta con i pannicelli caldi”, conclude Rusconi.

 

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Alessandro Giuliani

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