Categorie: Politica scolastica

Maturità, in arrivo le modalità del 2017 ma le novità arriveranno l’anno dopo

Nelle prossime ore saranno pubblicati i primi atti relativi agli esami di maturità del 2017, che non prevedono modifiche rispetto alle regole attuali.

In particolare, a breve verranno resi note le modalità previste per i candidati esterni e poi la composizione delle commissioni.

Ad annunciarlo è l’Ansa, nel giorno della smentita da parte del Miur sui possibili cambiamenti in arrivo sull’esame di Maturità del prossimo giugno, che secondo  il Corriere della Sera, invece, dal prossimo giugno si sarebbe ridotto a due prove scritte nazionali, senza più tesine, e affidato a commissari solo interni, con i progetti di scuola lavoro sempre più fondamentali per la formazione dei crediti. 

A confermare la mancanza di novità in arrivo sull’esame di fine superiori è stato lo stesso ministro dell’Istruzione: “Chiarisco tassativamente: per modificare una virgola dell’esame di Stato 2017 il provvedimento avrebbe dovuto essere approvato entro l’inizio dell’anno scolastico. Questo non è avvenuto”, ha detto Stefania Giannini ai cronisti che le chiedevano delle anticipazioni sulla riforma dell’esame di maturità.

Giannini ha aggiunto: “Mi sembra che francamente i giornali a volte vengano riempiti con cose vecchie, quello è il contenuto di una bozza redatta sotto la guida della commissione ministeriale che se ne occupa ma risale a mesi fa e riporta diverse inesattezze”.

Eppure, continua l’Ansa, sulla questione sono già al lavoro da tempo esperti; se ne sono occupati nei mesi scorsi i tavoli istituiti nell’ambito della delega sulla valutazione che riguarda anche voto ed esami.

Le decisioni non saranno d’imperio, ma – dicono a viale Trastevere – frutto di una consultazione dal basso (soprattutto sulla questione dei voti, lettere invece di numeri per gli studenti più giovani) che potrebbe avvalersi anche di focus group e questionari.

“Che la Maturità abbia bisogno di un restyling – continua l’agenzia di stampa nazionale – il ministro lo aveva confermato anche in occasione dell’ultimo esame di Stato (“è indubbio che abbia bisogno di un tagliando”). Così come Giannini aveva anticipato che l’alternanza scuola-lavoro sarebbe arrivata strutturalmente all’esame di maturità. Si sta valutando il modello con due sole prove scritte, ma nessuna decisione è stata ancora presa”.

E se verrà presa, comunque, non sembra proprio che ci siano i tempi tecnici per presentarla e adottarla tra meno di otto mesi. Se ne riparlerà, semmai, nel 2018.

 

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Alessandro Giuliani

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