Non è ancora definitivo il protocollo per lo svolgimento in sicurezza degli esami di maturità 2020 realizzato dal Comitato tecnico-scientifico: le linee guida – che riguardano anche i comportamenti che studenti, docenti, personale Ata e dirigenti scolastici dovranno assumere partire dal 17 giugno – predisposte dagli esperti (per evitare contagi del temibile Coronavirus) sono state presentate sabato 16 maggio dalla ministra dell’Istruzione, ma devono essere ancora illustrate ai sindacati. L’incontro con le sigle rappresentative si svolgerà in video-conferenza lunedì 18 maggio alle ore 13,30: sarà presente anche la ministra Lucia Azzolina.
Nell’incontro con l’amministrazione potrebbero emergere alcuni aspetti sinora non considerati. Soprattutto, i sindacati riferiranno le tante perplessità espresse dal personale che teme per la propria salute, a partire dagli over 55 (diversi potrebbero anche dare forfait) che tra il personale docente sono in alto numero.
In molti non hanno digerito questa decisione: avrebbero preferito che il colloquio si fosse svolto on line, come anche chiesto dal Cspi e dagli stessi sindacati, Anp compresa.
La stessa ministra dell’Istruzione, comunque, non ha escluso che laddove i rischi contagio da Covid-19 fossero alti, si potrebbe anche svolgere l’esame orale con la modalità telematica.
Le domande che verranno poste alla ministra sono svariate. Perché non si è preferito attuare il colloquio come si fa normalmente in tante università, anche per le tesi di laurea? Il personale Ata è tenuto ed in grado di sanificare gli istituti dopo due-tre mesi di scuole semi chiuse? È previsto un compenso extra per il lavora aggiuntivo che dovranno fare i collaboratori scolastici? Si potranno utilizzare nelle operazioni d’esame anche i docenti in servizio nell’istituto ma non nominati come commissari? Come si dovranno comportare i dirigenti in caso di non rispetto delle norme?
Sono solo alcuni dei quesiti che il 18 maggio potrebbero essere posti ad Azzolina.
Le misure previste dal protocollo del Comitato tecnico scientifico riguardano tutto lo svolgimento dell’esame: dalla pulizia delle aule fino all’uso dei dispositivi di protezione.
Per i tecnici, gli ingressi e le uscite dovranno seguire percorsi predefiniti e gli accessi saranno scaglionati, con i candidati che dovranno presentarsi a scuola non prima di 15 minuti prima dell’orario di convocazione.
Le aule saranno sanificate alla fine di ogni sessione e poi sempre bene areate: tutti vi accederanno in mascherina (ma non con i guanti), compresi i commissari. Gli studenti potranno però abbassare la mascherina durante il colloquio e si manterranno a distanza dai commissari di almeno due metri.
Il colloquio prenderà inizio da un elaborato incentrato sulle discipline di indirizzo: riguarderà un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno.
Ogni studente potrà portare con sé non più di un accompagnatore: dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina.
Inoltre, tutti gli studenti, ma anche i docenti e il personale amministrativo coinvolto, dovranno dichiarare di non avere sintomi o febbre superiore ai 37.5 gradi nel giorno dell’avvio delle procedure d’esame e nei tre giorni precedenti; di non essere stati in quarantena negli ultimi 14 giorni; di non essere stati a contatto con persone positive nello stesso periodo di tempo.
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