Insegno una scuola privata di Torino che si occupa della preparazione dei candidati esterni agli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione.
Tutti noi ci siamo attivati per garantire agli studenti la continuità didattica auspicata dal MIUR attraverso ogni tipo di intervento a distanza.
Mi dispiace dover far notare l’indifferenza con cui è stata affrontata la realtà dei candidati privatisti agli esami di Stato, e agli esami di idoneità: le modalità stabilite dal MIUR sono penalizzanti e discriminatorie verso i candidati esterni. Io ritengo che tutti i candidati debbano sostenerle gli esami o tutti in presenza oppure tutti on-line sia per quanto attiene le prove di maturità che quelle previste per gli esami di idoneità. Infine il far sostenere le prove di maturità a settembre in presenza non solo è discriminante e incostituzionale, ma condiziona le possibilità dei ragazzi di fare liberamente le scelte più adeguate in ordine al percorso universitario.
Per questo mi auguro che il MIUR rispetti i valori di eguaglianza garantiti dalla Costituzione delle Repubblica a cui non si deve mai venir meno, soprattutto in tempi difficili come questi.
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