Nessun cambiamento immediato per gli Esami di Stato di quest’anno: le novità entreranno in vigore dagli Esami che si svolgeranno nel 2018.
È quanto prevede la legge delega sulla riforma degli Esami di Stato approvata dal CdM in via preliminare sabato 14 gennaio.
Queste le novità principali.
Per il II ciclo: due prove scritte (una di italiano e l’altra specifica dell’indirizzo) e un colloquio orale (oggi le prove scritte sono tre).
Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventa requisito di ammissione.
Il voto finale resta in centesimi, ma si dà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti.
La Commissione d’esame resta quella attuale.
La prova Invalsi viene introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese, ma si svolgerà in un periodo diverso dall’Esame.
Per gli esami finali della secondaria di primo grado, invece, sono previste 3 prove scritte (italiano, matematica, lingua straniera) e un colloquio (oggi sono 6 più il colloquio).
Il test Invalsi resta in terza media, ma si svolgerà nel corso dell’anno scolastico.
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Qui di seguito, vi proponiamo le indicazione pervenute dal ministero dell’Istruzione sulla delega relativa alla revisione degli Esami di Stato.
Esame del I ciclo. Tre scritti e un colloquio saranno le prove previste alla fine della classe terza della secondaria di I grado. Oggi le prove sono sei più il colloquio. L’Esame viene riequilibrato e si torna a dare più valore al percorso scolastico rispetto al peso delle prove finali.
Il decreto prevede: una prova di italiano, una di matematica, una prova sulle lingue straniere, un colloquio per accertare le competenze trasversali. Iltest Invalsi (la prova nazionale standardizzata) resta in terza, ma si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, non più durante l’Esame.
Esame del II ciclo. Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame.Oggi le prove scritte sono tre più il colloquio. Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventa requisito di ammissione. L’Esame sarà composto da: prima prova scritta nazionale che accerterà la padronanza della lingua italiana, seconda prova scritta nazionale su discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza.
L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con il decreto il voto finale resta in centesimi, ma si dà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti.
La Commissione resta quella attuale: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. La prova Invalsi viene introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese, ma si svolgerà in un periodo diverso dall’Esame.
Le novità per le prove Invalsi: si introduce una prova di inglese standardizzata al termine sia della primaria sia della secondaria di I e II grado per certificare le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.
Nelle classi finali della secondaria di I e II grado la prova Invalsi è requisito per l’ammissione all’Esame, ma non confluisce nel voto finale: il punteggio è riportato nella documentazione allegata al diploma.