Come sarà la prova multidisciplinare di giugno nei licei scientifici? A questa domanda prova rispondere Mathesis, la Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, che propone un primo esempio, ovviamente non ministeriale. Altri esempi saranno pubblicati nei prossimi giorni.
La struttura della prova è rimasta invariata: due problemi, ma solo otto quesiti, non più dieci. Si restringe cioè il ventaglio delle richieste e conseguentemente diminuisce la possibilità di venire incontro alla molteplicità dei progetti e degli itinerari didattici realizzati, in regime di autonomia, da scuole e docenti.
Inoltre, se per una parte è vero che il quadro di riferimento per la Matematica opera uno “snellimento” delle Indicazioni Nazionali, dall’altra c’è l’aggiunta della Fisica.
Le ipotesi finora emerse sono le seguenti:
L’ultima ipotesi malgrado l’apparente equità potrebbe indurre a sostituire alla scelta dell’argomento la scelta della disciplina cioè a ridurre la prova a “monodisciplinare impoverita”. La 2 si presenta più congeniale ai fisici: salvaguarderebbe la tradizione del problema di matematica e assicurerebbe una buona presenza alla fisica, mentre la scelta 1, all’opposto, presenta l’handicap del problema di fisica, in genere più difficile e meno sperimentato.
Le ipotesi 3 e 4 appaiono le articolazioni più condivise.
I lettori possono far pervenire loro proposte di problemi e quesiti a: segreteria@mathesisnazionale.it
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