Home Archivio storico 1998-2013 Esami di Stato Maturità, siamo già alla prova multidisciplinare

Maturità, siamo già alla prova multidisciplinare

CONDIVIDI
Dopo la somministrazione delle prime due prove d’esame, predisposte dal ministero dell’Istruzione, lunedì 24 giugno quasi mezzo milione di studenti dovranno affrontare il terzo e ultimo scritto della maturità. Anche se è stata ribattezzata “quizzone”, in realtà si tratta di una prova multidisciplinare, messa a punto dalle singole commissioni per verificare le competenze su materie finora non affrontate, non è un pacchetto di test a cui rispondere mettendo soltanto crocette nelle caselle giuste: gli studenti potranno, infatti, trovarsi di fronte un elaborato sintetico oppure veri e propri quesiti a risposta singola o multipla, problemi scientifici a soluzione rapida, casi pratici e professionali oppure, secondo gli indirizzi di studio, la realizzazione di un progetto.
La verifica del 24 giugno riguarda comunque non più di cinque discipline ed è stata già sperimentata attraverso le simulazioni svolte tra febbraio e marzo 2013. In base al regolamento, sia i quesiti sia le materie sulle quali verte devono restare segreti fino all’inizio della prova. Tuttavia si è consolidata la prassi fra le commissioni di anticipare agli studenti le materie che saranno verificate con la terza prova.
Secondo una ricerca svolta da Skuola.net, già riportata su questo sito internet, maturandi su 3 già sanno le materie e il 19% afferma di conoscere anche alcune delle domande grazie appunto alla “soffiata” dei prof della commissione. La prova è generalmente strutturata per accertare anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, ma questo non è un requisito indispensabile del test, per cui se nella commissione non è presente almeno un insegnante abilitato all’insegnamento della lingua inglese, è possibile a priori escluderne la presenza.
Conclusa la terza prova scritta, per i candidati rimarrà soltanto lo scoglio degli orali: a partire dalla fine di giugno e sino, in genere, alla prima decade di luglio (in genere suddivisi in gruppi da 5 studenti al giorno per classe), i maturandi dovranno rispondere a domande su tutte le materie svolte durante il quinto anno scolastico.
Il voto finale viene conteggiato sulla base dei crediti scolastici e dei risultati ottenuti nelle prove scritte e nel colloquio orale. Quest’anno in palio c’é però in palio anche il “bonus maturità”, i cui punti in più saranno spendibili per l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso (ad iniziare da Medicina): varrà da 1 a 10 punti e verrà attribuito esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto all’esame di stato almeno pari a 80/100 e non inferiore all’80/o percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’ anno scolastico in corso. Se sarà rispondente alle aspettative degli esperti del Miur l’anno prossimo potrebbe essere riproposto. Forse già ad aprile.