Un’altra bella storia di resilienza e coraggio legata alla maturità: ad essere riusciti a diplomarsi sono stati due studenti, compagni di classe della scuola serale di un liceo di Trento, uno ipovedente e uno non udente, rispettivamente di 28 e 34 anni.
Come riporta Il Corriere della Sera, uno è sordo dalla nascita, mentre l’altro è ipovedente dal 2018, quando gli fu diagnosticato il glaucoma: una malattia che ha ridotto al 10 per cento il suo campo visivo.
“Ho deciso di ritornare a studiare, quindi cinque anni fa mi sono iscritto al serale — spiega il ragazzo ipovedente — Per me è stata una rinascita. Registravo le lezioni e poi le riascoltavo. Poi, prima delle prove facevamo con i professori un ripasso generale degli argomenti”.
“Nei primi due anni la scuola mi ha messo a disposizione una facilitatrice che mi seguiva in tutte le materie — racconta l’altro studente — Dal terzo anno in poi, invece, mi sono dovuto arrangiare: cercavo di leggere il labiale dei professori mentre spiegavano, ma facevo davvero molta fatica”.
Ed ecco il ricordo della sua insegnante di matematica: “Non riuscivo a seguirla, così decise di imparare il linguaggio dei segni solo per me. La ringrazierò per sempre”. I due, conoscendo le rispettive difficoltà, si davano man forte soprattutto durante i lavori di gruppo. “Cercavo sempre di guardarlo mentre gli parlavo, così poteva leggermi il labiale senza problemi”, ricorda il primo. “Io invece lo aiutavo leggendo ad alta voce i testi degli esercizi”, continua il secondo.
“Ero agitato, ma fortunatamente la direttrice per gli ultimi tre mesi mi ha messo a disposizione un’interprete che mi ha aiutato in preparazione degli esami. Sono grato dell’aiuto della scuola e mi auguro che tutti gli studenti con disabilità possano riceverlo”, ha detto uno dei due.
I risultati finali? 77/100 per uno e 82/100 per l’altro, che dopo i festeggiamenti sono già proiettati al futuro. Il primo è stato ammesso alla facoltà di sociologia e quindi da settembre inizierà il suo percorso universitario. Il secondo per il momento vuole tenersi stretto il posto all’Agenzia per i servizi sanitari, convinto che la sua passione per la fotografia e il suo nuovo diploma potrebbero, in futuro, aprirgli nuove porte in ambito lavorativo.
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