Ma chi è Claudio Magris? Devono esserselo chiesto tanti dei 491.491 maturandi della scuola italiana quando attorno alle 8,30 del 19 giugno i presidenti delle 12.244 commissioni hanno dettato questa traccia in corrispondenza dell’analisi del testo riguardante la prima prova degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di scuola secondaria superiore.
“Dalla Prefazione di L’infinito viaggiare – hanno dettato i presidenti – Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi…”.
Magris è un contemporaneo. Scorrendo l’affidabile “enciclopedia” di internet, Wikipedia, abbiamo conferma che si tratta di un autore che ben pochi studenti del quinto superiore arrivano a studiare: “Impostosi giovanissimo all’attenzione della critica con Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna, nel 1963, è stato fra i primi a rivalutare il filone letterario di matrice ebraica all’interno della letteratura mitteleuropea, e all’interno di una prospettiva metalinguistica…”. Per comprendere lo spessore di Magris, basta dire che nel 2007 figurò tra i papabili alla vittoria del premio Nobel per la Letteratura.
Insomma un contemporaneo di alto livello. Ma conosciuto principalmente da letterati e cultori della materia. Non certo dal grande pubblico. E allora, viene da chiedersi, perché proporlo in una verifica finale così importante? La risposta spetta agli esperti. Soprattutto a quelli incaricati dal Miur di estrapolare l’autore da una rosa di papabili davvero vasta.
Il popolo di twitter non ha avuto dubbi: già alcuni minuti dopo la pubblicazione delle tracce, la condanna era pressoché unanime.
Ecco una serie di frasi riprese dall’agenzia Ansa. “Chi è Magris???????? e io che mi lamentavo di Montale…”, si consola Valeria De Francesch. “Senza fare polemica: quanti di voi, sinceramente, conoscevano Magris a diciannove anni?”, chiede @e_Katastrophe.
Dopo aver terminato le prove, il disappunto cresce. Bocciano in generale tutte le tracce, ma Magris è il boccone più amaro. “Che nervoso! Un anno a prepararsi sull’analisi del testo, studiare pure le virgole dei testi dei vari autori e poi esce sto qua.. Ma chi sei?”, scrive Jessica sulla pagina Facebook “Maturità 2013: tocca a me”. “Chi è? Da dove viene? E la domanda fondamentale…Esiste veramente?” , aggiunge Clara. Abbondano i post e le foto che si interrogano sulla “vera” identità di Magris: “cos’é uno yogurt?”; “Ora Magris è più conosciuto di Obama”, osserva Livia.
Ma c’è anche qualcuno che va controcorrente: “La competenza sull’analisi del testo si misura analizzando un testo che non si conosce, giustissima la scelta di Magris”, ha sentenziato @Hitman82. E giù critiche a go go pure a lei…