Maturità, Uds: “Più spazio alle competenze e meno al nozionismo”
“Da anni noi studenti riteniamo necessaria una revisione dell’esame di maturità.” – dichiara Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale Unione Degli Studenti – “Non si può valutare un ciclo di studi sulla base di una prestazione singola, che fa accumulare agli studenti ansia e stress inutilmente, ma è necessaria una valutazione più processuale.”
“La revisione secondo noi dovrebbe vedere ridotte le prove,” – continua l’Unione degli Studenti – “in particolare con una revisione della terza prova, presentata come uno stress-test in cui bisogna ordinare e sintetizzare un anno di nozioni in pochissimo tempo. La maturità dovrebbe essere un momento in cui non si valutano le conoscenze acquisite nel corso dell’anno, ma le competenze e le capacità che il percorso di studi ha saputo stimolare negli studenti: le competenze critiche, il saper fare, la capacità di costruire approfondimenti e percorsi personalizzati, di presentare elaborati, di imparare ad imparare in modo autonomo, di valorizzare le personali attitudini in modo originale.
Per fare ciò si dovrebbe invertire la tendenza e dare meno centralità al nozionismo, peraltro già presente nelle valutazioni in itinere dell’anno scolastico, e maggiormente alla costruzione di un momento che sia summa della capacità di utilizzare le conoscenze per affrontare le situazioni.”
“Uno studente può considerarsi maturo” – conclude l’UdS – “solo se ha consapevolezza di sè, dei propri punti di debolezza e di forza, ed è in grado di valorizzarli in modo originale, di analizzare criticamente il mondo e la realtà, di trarre in modo autonomo informazioni da molteplici canali accademici e non e di riordinarle, di analizzare quanto appreso in modo critico, originale e personalizzato e svilupparlo in una proposta analitica o pratica.”