Fanno discutere le tracce della maturità. Secondo il docente e blogger de Il Fatto Quotidiano, Alex Corlazzoli “sembrano tracce scelte da un dirigente di una multinazionale che vende prodotti tecnologici degli anni ‘6o”.
Una bocciatura con poche eccezioni. “Hanno scelto tracce che non entusiasmano i nostri ragazzi. Tracce deludenti e senza appeal sull’opinione pubblica. Basta pensare a Giorgio Caproni, chi lo conosce? Forse i livornesi, forse i genovesi. Gli studenti non se lo aspettavano”.
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Per quanto riguarda le tracce sul tema storico sul miracolo economico, osserva, “bisogna vedere se gli studenti arrivano a paralre di quegli anni. È un’altra di quelle tracce che darà da lavorare ai ragazzi. La traccia sui disastri e la ricostruzione invece è un omaggio ai ragazzi che hanno subito la tragedia del terremoto, sicuramente un dono del ministero a queste popolazioni. Ma quelli del sud o del nord che non hanno vissuto il sisma avranno poco da scrivere”.
“Scontato e anacronistico“, invece, il tema in ambito tecnico-scientifico. “Un tema già uscito, che qualcuno ha fatto già negli anni ’60 e ’70. Molto ricorrente”.
COSA SI SALVA – Si salva invece quello in ambito artistico-letterario, sulla natura tra minaccia e idillio. “Molto bello, un omaggio a chi ha la passione per l’arte e l’ambiente. Sono tanti gli spunti che si possono avere dall’arte e dai vari artisti”.
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