La maturità si avvicina sempre di più. La prima prova è ormai alle porte. Il toto-tracce si fa frenetico e gli studenti stanno letteralmente impazzendo per capire come affrontare l’esame. Anche se gran parte di loro, per concentrarsi sulla sostanza, rischiano di sottovalutare la forma. Il pericolo è che, anche in presenza di buoni contenuti, il risultato del tema venga vanificato da banali – ma gravi – errori di grammatica. Perché un discreto numero di ragazzi sembra aver dimenticato le basi della lingua italiana. Soprattutto se gli si sottopongono costruzioni presenti nel linguaggio comune ma non sempre facili da scrivere. Skuola.net lo ha verificato chiedendo a 4mila maturandi di fare una scelta tra due locuzioni grammaticali – una corretta, l’altra naturalmente sbagliatissima – e risultati, spesso, non sono così esaltanti.
Qual è o qual’è?
Iniziamo dalle note dolenti. Quasi 1 maturando su 3 – il 31% – pensa che la forma esatta di questa diffusissima espressione sia la seconda (qual’è). Solo il 69% dei ragazzi intervistati, infatti, ha indicato ‘qual è’ (senza apostrofo) come risposta giusta. Ma, dite la verità, a chi almeno una volta non è venuto il dubbio?
Qualcun altro o qualcun’altro?
Altro dubbio di non semplice soluzione per i maturandi è tra ‘qualcun altro’ (forma corretta) e ‘qualcun’altro’ (ovviamente sbagliato): se dovesse capitare di usarlo durante la prima prova ci sarebbe il 39% di possibilità che venga commesso un errore. La risposta esatta l’ha data solo il 61% dei ragazzi.
Un po’ o un pò?
È una di quelle cose che mettono in ansia anche gli adulti, figuriamoci degli studenti, per giunta sotto pressione. ‘Un po’’ o ‘un pò’? Apostrofo o Accento? La risposta giusta è ovviamente la prima (un po’). Ma 1 maturandi su 4 – il 24% – sembra averlo dimenticato. Il tasso di risposte corrette si ferma al 76%.
Sufficiente o Sufficente?
È il giudizio che qualcuno spera di ottenere. Ogni studente che non va proprio benissimo a scuola c’è la ben impresso nella mente. Ma quando si tratta di scriverlo è tutta un’altra storia. Stiamo parlando di ‘sufficiente’, che solo il 78% dimostra di conoscere nella forma corretta. Il 22%, invece, pensa che si scriva senza la ‘i’ (sufficente).
A me piace o A me mi piace?
Per fortuna, però, non ci sono solo lacune nel bagaglio grammaticale dei maturandi. Se, ad esempio, gli si chiede di scegliere tra ‘a me piace’ e ‘a me mi piace’ praticamente tutti (il 99%) si fiondano sulla risposta corretta (la prima). Almeno in questo caso il risultato è garantito.
Ce ne sono o C’è ne sono?
Teoricamente molto insidioso anche l’uso di ‘ce ne sono’. Si potrebbe essere tentati dal voler aggiungere un apostrofo, facendolo diventare (erroneamente) ‘c’è ne sono’. Ma la maggior parte dei ragazzi non cade nel tranello: l’89% indica la soluzione giusta. Per l’11%, invece, urge un ripasso di grammatica.
Purtroppo o Pultroppo?
Decisamente meglio con la scelta tra ‘purtroppo’ e ‘pultroppo’, avverbio tra i più usati, presente in quasi tutti i temi. Il 94% dei maturandi, però, non lo teme e risponde con sicurezza. Ma, onestamente, era difficile immaginare il contrario. Peccato che ci sia un 6% che ci ricorda come si possa sempre fallire quando si ‘ragiona’ con la lingua italiana.
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