Lo scrittore e alpinista Mauro Corona, ospite fisso della trasmissione “È sempre Carta Bianca” su Rete4, ha lanciato un appello diretto al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’obiettivo? Evitare la chiusura di una scuola.
Si tratta del liceo linguistico “Cadore”, un istituto paritario della provincia di Belluno, che si trova in una grave crisi finanziaria. I genitori degli alunni iscritti nella scuola hanno cercato di attirare le istituzioni per portare attenzione sul caso e scongiurare la chiusura.
Corona, come riporta Il Gazzettino, ha affermato: “Adesso io vorrei rivolgermi al ministro dell’istruzione: caro ministro, lei lo sa che stanno per chiudere il liceo linguistico di Auronzo di Cadore? Lei lo sa, ministro, quanto servono le lingue per i giovani. L’inglese, il tedesco, quello che volete. Invoco pietà al Ministro dell’Istruzione, affinché salvi il liceo linguistico di Auronzo di Cadore”.
“Chiudere le scuole è una cosa infame. Che siamo dei trogloditi? È in queste piazze che dovrebbe venire la Schlein”, ha aggiunto. Una missiva è stata pure inviata all’Ufficio Scolastico Provinciale di Belluno da parte di un genitore.
“Se tale previsione si dovesse concretizzare, chi cambierà scuola per frequentare la stessa tipologia di studio dovrà affrontare uno spostamento giornaliero di molti chilometri, se non addirittura optare per un convitto. Pertanto non è ammissibile che tutte le amministrazioni locali rimangano indifferenti di fronte a questo grave avvenimento, non prendendosi a cuore il futuro dei giovani del nostro territorio che pian piano sta cadendo a pezzi. Poi ci chiediamo perché la montagna si sta spopolando. La risposta è molto semplice: perché delle difficoltà che i ‘montanari’ vivono quotidianamente alle istituzioni non interessa molto”, ha concluso Corona.
Purtroppo, come abbiamo scritto, la scuola di provincia che ha ispirato il film di Riccardo Milani con protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele, “Un mondo a parte“, ha chiuso proprio per mancanza di iscrizioni, problema sollevato proprio della pellicola. Solo che, in quest’ultima, i docenti protagonisti riuscivano a evitare questo triste epilogo grazie all’arrivo di studenti migranti.
Si tratta della scuola di Villetta Barrea, 600 anime in provincia dell’Aquila, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, un luogo incantato, intatto e protetto. Villetta — così la chiamano gli abitanti e i frequentatori affezionati — è a pochi chilometri dal paese in cui è ambientato la storia.
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