Secondo quanto previsto dal maxiemendamento l’organico funzionale andrà in vigore solo a partire dal 2016-2017, così come anche la chiamata diretta, dagli albi territoriali, dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Ma le oltre 100 mila assunzioni ci saranno lo stesso e saranno fatte su cattedre vere e proprie, sia attingendo dalle GAE, ma anche dalle graduatorie del concorso 2012.
Ma sulle assunzioni c’è una novità, infatti le assunzioni verranno fatte anche, e in modalità giuridica, su scala nazionale. Infatti al comma 99 del maxiemendamento è previsto che gli aspiranti al ruolo esprimono, inoltre, l’ordine di preferenza tra 5 o più province, a livello nazionale, per cui intendono partecipare, e in caso di indisponibilità sui posti per le province indicate, non si procede all’assunzione. In sostanza un docente delle graduatorie ad esaurimento che deve entrare in ruolo, ma non c’è la disponibilità nella sua provincia della cattedra, sarà messo in ruolo in altre province anche di altre regioni rispetto a quella in cui è in graduatoria, che avrà preventivamente scelto.
Ma nel frattempo ci saranno anche le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie che si andranno ad incrociare con questo anomalo meccanismo di assunzione.
E poi c’è il problema di chi è di ruolo da meno di tre anni e vuole trasferirsi da una provincia all’altra d’Italia, che pretende una mobilità straordinaria prima delle stesse immissioni in ruolo. Come si comporterà il governo rispetto a quello che sembra un ingorgo tra pretendenti ad uno stesso posto? Verranno prima le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie su tutti i posti disponibili o si accantoneranno i posti per i contingenti di ruolo?
Inoltre c’è chi chiede se si consentirà una mobilità straordinaria prima delle immissioni in ruolo, soprattutto per i docenti già di ruolo, ma vincolati a rimanere per un triennio nella provincia di titolarità. Questi docenti dovranno rassegnarsi a rimanere nella provincia in cui sono vincolati? Sembra proprio di si!
Comunque siamo di fronte a un vero e proprio caos, infatti in poco meno di due mesi dovrebbe essere risolto per consentire un normale avvio dell’anno scolastico. Sembra una situazione caotica al limite del paradossale, ma al Miur, il ministro Giannini, ostenta sicurezza e non vede pericoli nemmeno nei tempi, in buona sostanza dal ministero arrivano rassicurazioni sul corretto avvio dell’anno scolastico. C’è chi invece analizza tecnicamente la situazione, ritiene che questa storia delle immissioni in ruolo si potrebbe trascinare fino a dicembre 2015 o addirittura agli inizi del 2016.
Staremo a vedere come procederà la delicatissima situazione delle 100 mila immissioni in ruolo, anche in relazione all’omogeneità dei posti disponibili sul territorio nazionale e alla sperequazione delle rispettive graduatorie ad esaurimento.
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