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Medicina, Bernini: “più di 4000 iscritti e più docenti per gestire tutti gli studenti”

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Sulla questione dei posti disponibili per gli studenti di Medicina, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha rassicurato: “A medicina 30 mila studenti in più in 7 anni”.

La ministra è intervenuta alla trasmissione Morning News su Canale 5 e ha fatto chiarezza: “Stiamo lavorando molto bene, siamo a un ottimo punto: già da quest’anno accademico ci saranno quasi 4.000 nuovi iscritti al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e ce ne saranno 30mila in più nell’arco di 7 anni”.

“Questa è la nostra risposta – aggiunge. Da tanto tempo si diceva che c’era bisogno di medici, bisognava aprire le scuole di specializzazione, sburocratizzare e razionalizzare: noi l’abbiamo fatto. Ci saranno nuovi studenti, compatibilmente con la capacità dell’università di contenerli tutti: abbiamo dato anche una mano all’università perché funzionino i laboratori, perché ci sia il numero di docenti giusto per gestire gli studenti. Siamo giustamente famosi perché siamo molto bravi a formare i nostri studenti, ma per trattenerli non c’è la ricetta magica: bisogna fare buona ricerca, mettere continuativamente fondi e avere dei buoni maestri: abbiamo bisogno di formare medici che garantiscano un’assistenza di medicina di prossimità, di territorio e domiciliare. E’ molto importante restare sempre con l’orecchio teso ai bisogni del Paese”.

Sui test di medicina, inoltre, era intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con un post su Instagram: “Basta marchettifici: togliamo Il numero chiuso a Medicina. Basta ipocrisie, oggi l’accesso alla facoltà di Medicina è diventato un marchettificio. Abbiamo ragazze e ragazzi che per affrontare i quiz vanno a fare corsi di formazione a 5000 euro l’uno! È una vergogna!!! I figli della povera gente non possono più iscriversi a Medicina. Allora io preferisco ingolfare le facoltà di Medicina, purché siano accessibili a tutti. Poi la selezione si fa sul campo, sulla passione, la capacità e la voglia di studiare dei ragazzi”.