Le Asl della Toscana dovranno attivare specifiche procedure per ricercare un medico scolastico da dedicare alle attività sanitarie previste dai protocolli del Ministero dell’istruzione in vista del ritorno scuola in tempo di Covid. E’ quanto stabilisce una nuova ordinanza firmata il 26 agosto dal presidente della Regione.
L’azione del Governo toscano sembra essere duplice: da un lato vuole dare seguito a quanto previsto anche dalle linee di indirizzo nazionali elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità per la ripresa delle attività scolastiche.
Dall’altro lato risponde anche alla necessità di un ulteriore rafforzamento della sanità territoriale, il cui apporto è fondamentale per affrontare l’emergenza tuttora in corso.
Con il personale medico individuato, fanno sapere dalla regione, verranno stipulati specifici contratti libero professionali per la durata di tutto l’anno scolastico.
Secondo il presidente della Regione, in tal modo sarà possibile acquisire un quadro delle risorse professionali disponibili per assicurare la più larga copertura possibile alle esigenze di sicurezza sanitaria delle 460 istituzioni scolastiche toscane con i loro 2600 plessi.
Ma c’è dell’altro e si lavora in prospettiva: l’obiettivo finale è anche quello di lavorare alla ricostruzione di uno specifico sistema di sanità scolastico, che il nostro paese ha avuto in passato e che poi è stato smantellato.
Per quanto riguarda il medico in ogni scuola, sappiamo che c’è un’apertura su questo tema direttamente dal Ministero della Salute: prima lo stesso Ministro Roberto Speranza aveva già avanzato le basi per la sua idea di stretta interconnessione fra scuola e sanità, invitando a “ricostruire un rapporto organico tra scuola e sanità, recuperando il senso di una norma del 1961 che introduceva la medicina scolastica, superata negli anni ’90. Una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con le scuole“.
Anche il viceministro Sileri si è detto positivo: “Per una riapertura delle scuole in sicurezza bene il tampone, i test sierologici, il metro di distanza e poi ragioniamo, nei mesi a venire, sulla presenza del medico nelle scuole seguendo le valutazioni del Ministero della Salute”.
Secondo Valeria Fedeli, ex Ministra dell’Istruzione, si potrebbero dotare le scuole di un medico utilizzando i fondi del Mes.
Non sarà facile istituire i presidi medici scolastici: infatti, come abbiamo già evidenziato, ogni medico dei dipartimenti di prevenzione delle Asl sarà il referente di ben 23 sedi scolastiche. Di fatto, questo vuol dire, che si potrà associare un presidio medico, in media, ogni cinque scuole autonome.
Le altre regioni, presumibilmente, si adopereranno nei prossimi giorni anche in tal senso?
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