In questi giorni, precisamente dal 20 al 25 agosto, è in corso il Meeting di Rimini, la manifestazione organizzata ogni anno dalla fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli” in cui vari ospiti discutono di temi culturali, religiosi e politici. I vari esponenti delle forze politiche, come Enrico Letta, Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno preso parola nel corso della giornata di oggi, 23 agosto.
Tra i temi toccati non sono mancati quelli relativi al mondo della scuola, importante campo di battaglia su cui si stanno sfidando i vari partiti in vista delle elezioni. Ecco le loro parole, riportate da SkyTg24.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha detto che la “scuola italiana è diventata una macchina di diseguaglianza”. Per l’aspirante premier non è giusto che “chi ha più possibilità avrà una formazione migliore: il mito progressista dell’uguaglianza ha finito per favorire chi aveva di più. Uguaglianza e merito sono fratelli. Ma se io dimostro più di un altro il mio valore deve essere riconosciuto. Concretamente serve sistema serissimo di borse di studio”.
Meloni ha proposto poi di “reintrodurre i voti nella scuola primaria, valorizzare l’esame di maturità, adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media europei e più sport per tutti”, oltre all’istituzione di un “liceo del Made in Italy per formare i giovani, anziché dargli il reddito di cittadinanza”.
Sul punto dell’aumento degli stipendi dei docenti Fratelli D’Italia si pone quindi sulla stessa linea del Pd. C’è però da sottolineare che quella che in questo momento viene esposta da tutti i partiti come una priorità non è stata trattata come tale negli ultimi anni: l’ultimo aumento degli stipendi dei docenti, pari al 3.48%, risale al 2018. Si tratta dell’unico aumento degli stipendi degli insegnanti negli ultimi 12 anni.
Ci si chiede quindi come mai le varie forze politiche che si sono avvicendate in questi anni, da destra a sinistra, non hanno spinto verso un ulteriore aumento che adesso, in campagna elettorale, viene invocato.
Sul palco del Meeting di Rimini è salito anche il leader del Pd, Enrico Letta. Quest’ultimo ha ribadito di avere intenzione, se al Governo, di introdurre l’obbligo, per tutti i bambini, di frequentare la scuola dell’infanzia. Poi l’ex premier ha anche dichiarato di pensare ad allungare l’obbligo scolastico fino alla maturità.
Letta è stato interrotto da fischi provenienti da una parte del pubblico in sala, ai quali ha replicato: “Io lo considero assolutamente fondamentale”. Così Letta a proposito dell’aumento degli stipendi dei docenti: “Devono essere pagati come i loro colleghi europei. In 5 anni è possibile farlo. Prendiamoci tutti questo impegno a favore di uno stipendio europeo”.
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