Si sta parlando della sempre più imminente concretizzazione del Liceo del Made in Italy. Ma forse al Governo c’è ancora confusione. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Salone del Mobile in corso Milano, aveva annunciato che il “liceo Made in Italy” è ormai in dirittura d’arrivo, affermando, inoltre: “Credo che le aziende capiscano benissimo quando parliamo di rivoluzione culturale che deve basare il lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro. Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficolta di trovare lavoratori in settori d’eccellenza. Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione”.
Ma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, intervenuto al Forum Confcommercio, ha dichiarato che il liceo potrebbe prendere forma a partire dal 2025. Ecco le dichiarazioni: “È importante istituirlo con la legge quadro sul made in Italy poi ci sarà il lavoro di programmazione con le Regioni per arrivare, mi auguro, già nel 2025, a che ci possa essere un liceo del made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali italiani. Entro un mese presenterò in cdm il collegato alla manovra sul made in Italy che interverrà anche sulla formazione delle competenze che servono al mercato del lavoro e alle imprese attraverso questo liceo”.
Anche la nostra testata, nei giorni precedenti, aveva ipotizzato che i tempi sarebbero stati non proprio ridotti. Infatti, anche se il provvedimento in questione è stato depositato al Senato, non è ancora assegnato alla Commissione competente. Inoltre va anche detto che si tratta di una legge delega che per essere tradotta in decreti applicativi necessita di tempi più lunghi.
Anche la sottosegretaria all’istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, è intervenuta sulla faccenda del Liceo del Made in Italy. L’onorevole ha affermato: “Il Presidente Meloni ha giustamente ribadito la necessità di far partire al più presto il Liceo del Made in Italy. Nella legge quadro a tutela del Made in Italy verrà definito l’assetto di questo nuovo liceo, con un’attenzione particolare alle vocazioni produttive e ai distretti economici. Inizia pertanto, da parte nostra, un fondamentale lavoro di messa a punto delle linee guida relative agli insegnamenti che si impartiranno in questo liceo. L’istituto colmerà un vuoto nell’ambito delle competenze di tipo giuridico-economico, con particolare attenzione alle eccellenze italiane, per creare una nuova classe dirigente che si formerà su tali principi”.
“Non posso che guardare con favore all’accelerazione che il Governo Meloni ha compiuto sulla realizzazione del Liceo del Made in Italy, definito dallo stesso Premier un percorso fondamentale per dare continuità ad una serie di settori della nostra economia che rischiano di essere totalmente perduti. Si tratta infatti di un percorso formativo di eccellenza volto a formare una classe dirigente in grado di mettere a sistema opportunità e criticità, di puntare su solide competenze in economia, marketing, diritto e comunicazione digitale, senza però mai trascurare la conoscenza dell’enorme patrimonio socio-culturale e artistico del nostro Paese. Figure manageriali in grado di adeguarsi alle sfide del mercato del lavoro sempre più globale e analizzare e governare i nuovi mercati, le opportunità di business e i processi digitali a supporto dell’export in mercati strategici per la tutela e la promozione del brand Italia, con un occhio alle eccellenze del territorio e un altro al marketing e alle politiche che servono per salvaguardarle. Esperti che siano in grado di proteggere le piccole e medie imprese italiane nel mercato globale contrastando la concorrenza straniera”. Questo quanto dichiarato dalla senatrice di Fratelli D’Italia Ella Bucalo, componente della commissione cultura del Senato e responsabile della scuola del partito.
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