L’innalzamento complessivo dei costi dei beni di consumo – generato dalla crisi internazionale che ha colpito la commercializzazione a buon prezzo delle commodities – interessa da vicino tutte le famiglie. Le scuole, sia come sistemi educativi sia nella veste di istituzioni, hanno il compito di alleviare la crisi sociale che colpisce studenti e gruppi familiari annessi. Mettere un piatto a tavola si sta rivelando per numerose famiglie un’impresa ardua: i salari bloccati e l’aumento dei costi complessivi hanno contribuito a polverizzare il potere d’acquisto del ceto medio soprattutto per i prodotti alimentari.
Questo punta sulla scuola e i relativi servizi mensa come unico supporto effettivo per l’alimentazione di alcuni membri della famiglia. I tagli alla spesa e il rialzo del costo degli appalti mensa – con evidente speculazione dei soggetti privati – hanno limitato i termini della gratuità dei pasti a casi eccezionali, provocando una vera e propria crisi sociale in seno alle comunità in difficoltà stanziate in periferie ed aree rurali economicamente depresse. Quale il margine di sopravvivenza dei pasti gratuiti in Europa?
Molti studenti in Europa torneranno a scuola questa settimana, ma alcuni di loro torneranno in classe affamati. Nel 2022, un quarto dei bambini negli Stati membri dell’UE era a rischio di povertà o esclusione sociale. I pasti scolastici gratuiti o sovvenzionati possono aiutare a garantire che i bambini siano nutriti e forniscano loro un’alimentazione adeguata. Ma la fornitura di pasti scolastici gratuiti nell’UE varia sostanzialmente. I salari reali sono diminuiti nella maggior parte dei paesi europei poiché l’inflazione ha raggiunto i livelli più alti nel 2022. Anche i salari minimi reali sono diminuiti nella maggior parte degli Stati membri dell’UE.
Le famiglie a basso reddito sono particolarmente in difficoltà per far fronte alla conseguente crisi del costo della vita. Quasi 300.000 studenti delle scuole primarie a Londra riceveranno pasti scolastici gratuiti durante l’anno scolastico 2023/24. Nell’anno 2022/23, in Inghilterra 2,16 milioni di alunni avevano diritto a pasti scolastici gratuiti, pari al 23,8% di tutti gli studenti, mentre nel gennaio 2023 sono stati registrati 1,6 milioni di alunni neonati che ricevevano pasti scolastici gratuiti. Nel Regno Unito, i bambini hanno diritto a ricevere pasti scolastici gratuiti se vivono in una famiglia che riceve benefici legati al reddito e ha un reddito annuo inferiore a un determinato importo. Si tratta di 7.400 sterline (8.650 euro) al netto delle tasse, esclusi i pagamenti del welfare in Inghilterra.
Sono 10 gli Stati membri dell’UE che forniscono pasti gratuiti agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito e ad altri gruppi di giovani che potrebbero trovarsi in condizioni di svantaggio, come i bambini affidati all’assistenza pubblica e i bambini rifugiati. I criteri di ammissibilità in questo gruppo differiscono. In Germania la gratuità interessa solo i pasti negli istituti con orari prolungati, in Ungheria è gratuito nella scuola primaria mentre in Lussemburgo si scala in base al reddito del capofamiglia.
In Spagna le pratiche di fornitura variano tra le comunità autonome e le due città autonome. È gratuito per i bambini che vivono in famiglie a basso reddito, bambini in affidamento, bambini in famiglie che soffrono di violenza di genere, vittime del terrorismo, minori non accompagnati e persone con disabilità. In Italia il valore determinante è l’ISEE variabile da famiglia a famiglia. Il costo è proporzionale al reddito con le dovute eccezioni (studenti disabili o con situazioni svantaggiate) con l’allestimento di programmi mirati da parte degli Enti locali per la sicurezza ed educazione alimentare.
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