Categorie: Generico

Mense scolastiche: l’usa e getta costa di meno

L’ “usa e getta” costa di meno e per questo motivo è molto diffuso nelle mense scolastiche. A Modena, la questione finisce persino in consiglio comunale e diventa oggetto di un vero e proprio “caso politico” che vede contrapposti tre consiglieri della maggioranza (uno di Sinistra per Modena e due del PD) e l’assessore all’Ambiente (PD).
Nella maggior parte delle scuole di Modena – come peraltro avviene in molte città d’Italia – vengono usate stoviglie di plastica, ma ultimamente in alcune scuole si sta “sperimentando” l’uso di piatti e bicchieri tradizionali.
Ma come mai l’uso delle stoviglie in ceramica e in vetro non viene generalizzato ?
Lo hanno chiesto all’assessore all’Ambiente proprio tre consiglieri comunali della maggioranza.
La risposta è semplice: “L’usa e getta non è bello, ma è molto più economico”.
L’assessore Simona Arletti fornisce anche dati precisi
Le 32 scuole dell’infanzia statali e comunali di Modena servono ogni giorno 2 mila pasti e utilizzano ogni anno 2 milioni 200 mila stoviglie e posate di plastica usa e getta, che diventano oltre 6 milioni se si calcolano anche le scuole elementari.
“Usare stoviglie lavabili – spiega sempre l’assessore – è educativo e serve a ridurre i rifiuti (ogni modenese, inclusi bambini, ne produce 700 chilogrammi l’anno), ma per il momento i costi impediscono di estendere il servizio a tutte le 32 scuole d’infanzia cittadine”
I numeri parlano chiaro: “ In ogni scuola servirebbero circa 15 mila euro per adeguare la struttura (lavastoviglie, stoviglie e attrezzature di cucina) e circa 7 mila euro in più l’anno per il personale ausiliario”.
L’assessore ha fatto anche il conto di quanto il servizio verrebbe a incidere sul costo finale del servizio: il servizio con stoviglie durevoli arriverebbe a costare circa 6,65 euro a pasto, con un aumento del 7,6% circa rispetto agli attuali 6,18 euro.
Il conto finale è cospicuo: in tutto si renderebbero necessari circa 400 mila euro di investimento una tantum e oltre 220 mila di costi di gestione per ogni anno successivo.
Ma forse in questo conteggio non si considerano i costi, non solo economici ma anche ambientali e sociali, dello smaltimento di milioni di piatti e posate di plastica.  D’altronde su questa materia gli esempi si sprecano: anche la carta riciclata, certamente più “ecologica” di quella tradizionale, alla fin fine costa un buon 20% in più e questo fatto non ne facilita la diffusione.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Legge di Bilancio 2025: cosa cambia per la scuola

Con l'approvazione alla Camera della Legge di Bilancio 2025, il sistema scolastico italiano si prepara…

24/12/2024

Muore docente di Matematica madre di 3 figli travolta da un albero Roma: stava su una panchina con un’amica prof (in gravi condizioni)

Era un’insegnante di matematica e fisica la donna di 45 anni che il 23 dicembre…

24/12/2024

Concorsi scuola 2024, prossime scadenze e precisazioni per una corretta compilazione dell’istanza – DIRETTA 27/12 ore 15,00

Ancora qualche giorno prima della scadenza della compilazione dell'istanza per il concorso docenti (il cosiddetto…

24/12/2024

Valditara ritira la querela Lagioia: “Accolgo le sue scuse. Va bene dividersi sulle idee, ma senza denigrare l’avversario”

Dopo aver accolto le scuse, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il…

24/12/2024

Un Natale che possa portare speranza e una piccola grande luce

Un buon Natale a tutti. Nella speranza che sia una festa per tutti. Una festa…

24/12/2024

Bracconaggio: strage di animali selvatici

Norberto Bobbio, quando spiegava nel suo libro (Destra e sinistra. Ragioni e significati di una…

24/12/2024