Il recente report Eurydice, oltre alle reali coperture offerte al corpo docente, il welfare, la retribuzione, la dispersione e la salute complessiva dei sistemi scolastici, verte sui servizi aggiuntivi – talvolta cruciali – degli istituti scolastici pubblici, tra cui attività extra-curriculari, sportive, laboratori e mensa, supporto alimentare alle famiglie che si conserva principalmente negli istituti elementari, con le dovute eccezioni dei convitti e di entità private. L’iperinflazione, con i relativi rincari a famiglia circa le spese in alimenti, trasporti, rette scolastiche, testi aggiornati e vestiario, rende la scuola una vera e propria spesa per le famiglie: il servizio mensa, il cui costo è tutt’ora – nella maggioranza delle realtà europee – corrispondente agli indicatori socioeconomici delle famiglie interessate, continua a costituire un supporto fondamentale, in termine sia pratici che alimentari, a tali gruppi ed agli studenti in oggetto. Numerosi sistemi, anche in relazione alle politiche di appalto, discutono la gratuità e l’accesso libero ai pasti per le fasce deboli della popolazione studentesca in relazione agli indicatori già citati o senza farvi alcun riferimento, per ovviare la creazione di ambienti divisivi per potere d’acquisto anche in aula.
Un quarto dei bambini è a rischio di povertà o esclusione sociale nell’UE. Alcune famiglie hanno difficoltà a nutrire i propri figli. Cinque paesi dell’UE forniscono pasti scolastici universali gratuiti almeno per alcune età. Altri provvedono principalmente a pasti agli studenti le cui famiglie ricevono benefici legati al reddito. Numerosi studenti han già fatto rientro a scuola nelle ultime settimane, ma alcuni di loro torneranno in classe affamati. Nel 2022, un quarto degli alunni negli Stati membri dell’UE era a rischio di povertà o esclusione sociale. I pasti scolastici gratuiti o sovvenzionati possono aiutare a garantire che gli studenti siano nutriti e forniscano loro un’alimentazione adeguata. Ma la fornitura di pasti scolastici gratuiti nell’UE varia su base territoriale e sociale. I salari reali sono diminuiti nella maggior parte dei paesi europei poiché l’inflazione ha raggiunto i livelli più alti nel 2022. Anche i salari minimi reali sono diminuiti nella maggior parte degli Stati membri dell’UE. Le famiglie a basso reddito faticano particolarmente a far fronte alla conseguente crisi del costo della vita.
Secondo un articolo accademico pubblicato di recente dal titolo “Pasti scolastici gratuiti per tutti i bambini poveri in Europa: un obiettivo importante e conveniente?” di Anne-Catherine Guio dell’Istituto lussemburghese di ricerca socioeconomica, la priorità politica data alla fornitura di pasti scolastici gratuiti ai bambini bisognosi varia in modo significativo all’interno dell’UE, sempre su base territoriale. Alcuni paesi danno chiaramente priorità a tale offerta per tutti o la maggior parte degli iscritti, mentre altri mirano a raggiungere questi ultimi in situazioni vulnerabili a livello familiare o scolastico. Alcuni programmi pilota sono in fase di pianificazione e primaria applicazione anche in alcuni paesi in cui i pasti scolastici non sono forniti su larga scala. Per “pasti completi” s’intendono i pranzi scolastici standard, che non includono i programmi per la colazione, le aggiunte di frutta o latte nelle scuole, o i panini per la merenda di metà mattina. A partire dal 2021, le pratiche di fornitura possono essere raggruppate in quattro categorie secondo una ricerca finanziata dalla Commissione Europea. Il fine di provvedere ai pasti universali gratuiti (almeno per alcune età) è stato ambiziosamente raggiunto da Svezia ed Estonia, Finlandia; questi sono i tre Stati membri dell’UE che preparano pasti universali gratuiti per tutte le fasce d’età. Lettonia e Lituania provvedono a pasti gratuiti ad alcuni livelli scolastici. Viene offerto un pasto completo al giorno agli studenti dalla prima alla quarta elementare e, in alcuni comuni, agli studenti più grandi. Nel 2020, la Lituania ha iniziato a fornire pasti gratuiti agli alunni della scuola materna e di prima elementare.
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