L’anno scolastico è iniziato da diverse settimane, ma in alcune scuole italiane il servizio di mensa non è stato attivato. A Frattamaggiore, in provincia di Napoli, mille bambini aspettano il servizio. Le stesse polemiche sono state sollevate a San Giorgio a Cremano, dove la mensa c’è ma per i non residenti costa il doppio.
A Marano, in provincia di Modena, invece, è stato ritrovato all’interno di un piatto servito durante il servizio di refezione scolastica in una materna un verme riconducibile alla tipologia di insalata, fresca e biologica.
Ha destato scalpore anche il chiodo ritrovato all’interno di un panino in una scuola elementare a Genova, ma in quel caso si trattava di una “bravata”.
La Repubblica, invece, riporta il caso delle mense scolastiche in Versilia. L’azienda sanitaria locale ha diramato una circolare in cui si vieta di dare il bis nel piatto per i bambini a mensa. Niente pasta o carne per la seconda volta, dunque, anche se i bambini lo richiedono e neppure nuove porzioni di patate o pane. Al massimo un poco di verdura e frutta che non ingrassano.
La circolare ha provocato l’immediata reazione dei genitori preoccupati di vedere tornare a casa bambini affamati. Non è la prima volta che accade. Nel 2011, a consigliare questa misura era stata l’Asl di Bergamo. Poi, cinque anni fa, il Municipio di Roma Centro.
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