Interessante sentenza del Tar di Bolzano, che ha respinto il ricorso di una famiglia che aveva chiesto all’asilo nido frequentato dalla figlia di somministrare un menù vegano. Per i giudici, infatti, l’offerta di ben quattro menu dietetici, ovvero vegetariani, oppure senza carne suina o bovina, è sufficiente. Ma restano aperti molti dubbi, dato che in altre occasioni i tribunali si sono invece espressi in modo favorevole.
La sentenza, riporta l‘Ansa, specifica che spetterà all’amministrazione comunale stabilire le disponibilità organizzative e finanziarie. Infatti, il menu personalizzato è previsto solo per motivi di salute e non per ragioni etico-religiose.
A complicare il quadro normativo, tuttavia, c’è anche una sentenza dello scorso anno, sempre emanata dal Tar di Bolzano, che invece aveva dato ragione, per ben due volte, a una mamma di Merano che aveva inviato analoga richiesta per l’asilo e poi per le elementari per il suo bambino. Quindi in definitiva, almeno secondo la giustizia amministrativa: all’asilo e alla primaria è valido il menù personalizzato anche senza il certificato medico, mentre al nido non è possibile.
A confermare lo “stato confusionale” in seguito alla sentenza del Tar di Bolzano, potremmo anche prendere come riferimento le linee guida nazionali del ministero della Salute sulla ristorazione scolastica. In tale documento, è espressamente previsto il diritto delle famiglie a richiedere diete personalizzate per ragioni di salute, quali celiachia, intolleranze o disturbi di vari tipi. In questo caso, sarà necessario presentare prescrizione medica dettagliata che indichi gli alimenti vietati. Ma nelle linee guida, viene prevista la sostituzione della dieta degli alunni anche per motivi etico-religiosi o culturali. Ragion per cui, come nel caso di fedi religiose che escludono determinati alimenti dalla loro dieta, anche chi culturalmente non vuole far mangiare ai propri figli determinati cibi, hanno diritto ad ottenere un menù personalizzato e senza la prescrizione medica.
Lo stesso Ministero della salute, nel marzo 2016, pubblicava una nota che interveniva sulla questione, presentando a favore della tesi del diritto al menù vegano per gli alunni la sentenza del Tar di Bolzano che dava ragione, come già accennato, alla madre di un alunno, a cui era stato chiesto un certificato medico del pediatra.
A proposito di pediatri, non è un mistero che i medici per lo più ritengono inadeguata l’alimentazione vegana per i bambini e gli adolescenti, posizione che senz’altro non aiuta a venire fuori dalla querelle pasto vegano a scuola. Non sono mancate negli ultimi anni le petizioni e gli appelli di nutrizionisti e pediatri, convinti che nella fase di crescita e sviluppo, la dieta vegana potrebbe essere negativa, aprendo al massimo, come indica l’ultima sentenza di Bolzano, alla dieta vegetariana.
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