Continua a far discutere il bonus premiale dei docenti, introdotto con la Legge 107/2015.
Dai primi risultati emersi tramite un sondaggio della Cisl Scuola, in 1.500 scuole, in tre istituti su quattro i docenti si dicono perplessi o contrari rispetto ai 23mila euro, di media, che il Miur sta assegnando proprio in questi giorni ad ogni istituto.
Spiega il sindacato Confederale: è “molto bassa (11,2%) la percentuale delle scuole in cui si registra un prevalente atteggiamento di consenso da parte degli insegnanti; lo stato d’animo nettamente più diffuso è quello di una “perplessità” che investe il 56,6% delle scuole. Quelle in cui prevale un netto dissenso sono il 21,1%, mentre domina l’indifferenza in 158 scuole (11,1%)”.
Lo studio, svolto attraverso i suoi delegati e rappresentanti Rsu, si è basato su un questionario a risposta chiusa, con cui si è tastato “il polso di una categoria che, stando alle risposte, conferma un atteggiamento di prevalente perplessità e dissenso rispetto all’innovazione introdotta, ma esprime comunque una forte volontà di presenza e protagonismo anche su una materia a così alto tasso di criticità”, spiega la Cisl Scuola.
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Dal sondaggio è anche emerso che la definizione dei criteri da parte dei Comitati di Valutazione, ormai deliberata nel 90,6% delle scuole, è stata assunta all’unanimità nel 72,8% dei casi; laddove la delibera è passata a maggioranza, un voto totalmente contrario dell’intera componente docenti si è avuto solo nel 3,1% dei casi (hanno votato a favore nel 42,7%, si sono divisi tra favorevoli e contrari nel 54,3% dei casi). Trascurabile la percentuale delle situazioni in cui la deliberà è passata col voto contrario del dirigente (solo 9 volte, 3,4%).
Il sindacato non ha dubbi: “il segnale che emerge dalle risposte raccolte sembra già abbastanza chiaro: gli insegnanti non giudicano positivamente la novità introdotta col bonus, ma non si rassegnano a subirla passivamente”.
Riportiamo, qui di seguito, il comma 126 della Legge 107/2015 attraverso cui è stato introdotto il bonus premiale tra i docenti:
– Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
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