L’aggiunta della parola “merito” al nome del ministero dell’istruzione sta scatenando su “La Tecnica” un’ondata di panico e indignazione da parte di chi dice che tutti hanno un proprio merito, che la definizione di “migliore” è discriminatoria, che è quasi una colpa e una vergogna arrivare primi e via demonizzando.
Davvero? E allora perché nello sport tutto questo avviene e nessuno si scandalizza, anzi la classificazione è motivo di gioia e orgoglio per chi lo pratica sport e per chi lo segue? Se stabilire graduatorie di merito è così ingiusto allora non dovrebbero esserci vincitori del campionato di calcio e altri sport, alle olimpiadi non si dovrebbero assegnare medaglie in base ai risultati conseguiti, non ci dovrebbero essere né vincitori né vinti. Perché così facendo si discrimina chi non vince.
Proviamo un po’ ad abolire il merito nelle competizioni sportive: ci immaginiamo cosa succederebbe?
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Daniele Orla
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