Subito dopo le festività natalizie, può essere un buon momento per inviare domanda di messa a disposizione (MAD) nelle scuole: infatti, in questo periodo fra malattie e congedi parentali, i dirigenti scolastici si trovano in difficoltà a causa della carenza di personale e spesso non basta attingere dalle graduatorie di istituto, specie in alcune regioni del Nord. Al tal proposito, ricordiamo tutte le informazioni utili per presentare la domanda di messa a disposizione.
I laureati non abilitati possono produrre domanda di Messa a disposizione, ovvero possono dare la propria disponibilità a coprire eventuali posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea nella speranza di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
La domanda, è bene segnalare, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Inoltre, per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ad indicare la classe di concorso. Inoltre, è consigliabile allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali certificazioni.
Ricordiamo che non esiste un limite di scuole a cui inviare le MAD, ma è consigliabile scegliere una provincia d’interesse e inviare le domande presso tutte le scuole in cui si desidera insegnare.
La nota MIUR n.1027/2009, come riportato in precedenza, avvalora la legittimità di potere presentare in altre province, diversa da quella in cui il docente è eventualmente inserito in graduatoria di Istituto, la domanda di messa a disposizione. Nella nota è specificato che la presentazione di tali istanze informali (le MAD) da parte di aspiranti, sia presenti in graduatorie di altra provincia che del tutto assenti, per non essere esplicitamente vietata dalle disposizioni vigenti né in alcun modo sanzionata, costituisce un semplice segnale di disponibilità per il quale non c’è alcun obbligo di presa in considerazione né di redazione di altra graduatoria da parte della scuola, rappresentando una semplice possibilità insieme ad eventuali altre, per la risoluzione eccezionale del problema del reperimento del supplente. Questo significa che si tratta soltanto di istanze informali, e come tali possono essere inviate a tutte le province e a tutte le scuole che si desidera.
In realtà, non esiste realmente un territorio con più posti vacanti di un’altra o comunque non esistono reali metodi per quantificare ciò.
In base a quanto ci risulta, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, ma non possiamo certo affermare che in quei territori è decisamente scontato ottenere una supplenza, dato che per alcune classi di concorso e in altre regioni, si può “pescare” comunque bene.
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