Anche le scuole di Londra, dopo tante altre in Usa, si attrezzeranno di metal detector per scoprire se gli alunni trasportano armi. La proposta è venuta dal sindaco Sadiq Khan.
La notizia è riportata dal Corriere della Sera che spiega come le aggressioni con coltello e lame risultino in costante aumento, soprattutto tra i giovani, come ha dimostrato l’omicidio del giovane italiano Pietro Sanna.
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Inoltre, riporta il quotidiano, già lo scorso anno 49 persone al di sotto dei 25 anni sono morte nella capitale britannica a causa di ferite da arma da taglio, ma dall’inizio del 2017 il conto ha già raggiunto quota 24 proprio perché, secondo la polizia, troppi giovani se ne vanno in giro armati e quindi ridurre la presenza di coltelli, almeno a scuola, sembra una forma importante di prevenzione.
“Il primo passo è dotare le scuole di metal detector e offrire ad ogni istituto anche un ufficiale di polizia stabile, che sovrintenda alla tranquillità in aule e corridoi. Poi ci sono in programma lezioni e corsi di formazione, per far capire ai ragazzi che portare un coltello in tasca non significa essere più forti o protetti, ma al contrario mettersi a rischio di reazioni violente e di offesa. Sadiq Khan ha annunciato di voler riaprire centri per la gioventù e spazi di incontro e socializzazione che negli anni scorsi, sotto il governo di Boris Johnson, sono stati chiusi a causa dei tagli di bilancio. Secondo il primo cittadino londinese si tratta di spazi dove ai giovani possono essere forniti obiettivi, risorse e programmi che li tengano lontani dalle armi e dalla guerra tra gang”
In una dozzina di scuole superiori della città il sistema del controllo all’ingresso è già stato attivato in modo autonomo e ha dato risultati positivi.