In arrivo Metaverso, stravolgerà il modo di usare Internet. La scuola è pronta a formare i professionisti del futuro?
Le tecnologie digitali cambiano sempre più rapidamente e rivoluzionano il nostro modo di fare le cose, di lavorare di studiare, il nostro mondo quotidiano. Cambia anche il nostro rapporto con i Social e con Internet. Metaverso, così viene chiamata la nuova frontiera di Internet si avvia ad essere il nuovo paradigma dei social network e dell’interazione uomo macchina che sta già stravolgendo l’uso dei dispositivi digitali.
Il metaverso è un mondo virtuale che integra tecnologie digitali e immersive, una sorta di facsimile digitale di quello che facciamo nel mondo fisico reale. Le potenzialità di questo nuovo paradigma di vivere il mondo internet fatta di immersività, condivisione e cooperazione sono molteplici ma ovviamente sono anche tanti gli aspetti dei possibili impatti anche etici da valutare attentamente nei prossimi anni.
Non siamo di fronte a una tecnologia, bensì a un processo inevitabile della convergenza digitale intrapresa l’ultimo decennio del secolo scorso, e che affonda le sue origini profondamente nel pensiero moderno. Metaverso è il futuro di Internet, un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar, in sostanza un passo avanti rispetto alla realtà virtuale.
La realtà virtuale è infatti l’ambiente media nativo del Metaverso, ma altro aspetto importante è che la virtualità deriva dalla convergenza di due grandi modelli della computer science: l’ubiquitous computing, dove l’informatica è fatta per apparire sempre e ovunque con lo sviluppo di dispositivi mobili, sempre più leggeri e potenti, indossabili e il cloud computing che permette l’accesso ai dati e la loro conservazione praticamente infinita. Questa convergenza ha permesso la trasportabilità in rete di ambienti grafici che simulano lo spazio, la prospettiva e le luci sviluppati dalla computer graphic più facile ed economica, condivisibile e in tempo reale.
Un mondo che rappresenta il prossimo futuro ma è anche già un presente, basti pensare a giochi famosi come Minecraft o Roblox che ne sono una importante applicazione, cosi come i dispositivi che usano la realtà aumentata.
Allontanandoci dalle app 2D incentrate sulla pubblicazione di contenuti, ci avvieremo verso un’era in cui la realtà mista mescolerà mondi virtuali e fisici strettamente collegati non solo tra di loro ma anche con il nostro mondo reale, dando vita al multiverso. Nel metaverso l’interazione online può diventare molto vicina alle esperienze che si vivono di persona. Secondo gli esperti, Il metaverso avrebbe, anche il potenziale di aiutare a “sbloccare l’accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche”.
Mark Zuckerberg, anche se non ha coniato il termine Metaverso è uno dei colossi mondiali che prima di tutti si sta muovendo in questa direzione, annunciando un piano che solo nell’UE dovrebbe portare a 10.000 posti di lavoro nei prossimi 5 anni.
In una nota interna a firma di Nick Clegg, la casa americana conferma “di essere all’inizio di un percorso per contribuire a costruire la piattaforma informatica del futuro”. Per questo motivo avrà bisogno di ingegneri altamente specializzati. Per capire come questa nuova “creatura” del colosso americano ha come target il popolo dei giovanissimi., per la promozione è stato ingaggiato la star di Tik Tok Khaby Lame che nel post video sembra interpretare il protagonista Goku di Dragon Ball, balzando da una parte all’altra del mondo con estrema facilità. «No one makes jumping around the metaverse look easier than Khaby Lame» riporta il post Facebook.
Di recente Facebook ha investito, infatti, 50 milioni di dollari nel finanziamento di gruppi senza scopo di lucro per aiutare a “costruire il metaverso in modo responsabile”. Per la sua costruzione del metaverso sarà necessaria la collaborazione e la cooperazione “tra aziende, sviluppatori, creator e politici”. L’azienda ha promesso poi di investire per prima nel prodotto e nei talenti tecnologici. E spiega che per rendere reale questa visione ci potrebbero volere addirittura tra i 10 e i 15 anni.
Questa proiezione temporale deve far riflettere in modo importante il mondo della scuola. Se il colosso mondiale dei Social investe su qualcosa che sarà a regime tra non meno di 10 ann, si deve studiare ed analizzare su quali saranno le competenze necessarie a chi oggi va a scuola e domani avrà necessità di avere il Know how necessario richiesto dal mondo del lavoro.
La trasformazione digitale del nostro Paese e delle scuole deve procedere ancora più in fretta di quanto sta accadendo adesso.
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