Sul “Venerdi” de La Repubblica, lo scrittore Michele Serra risponde alla lettera di un lettore piemontese, Teresio Asola. Il padre ringrazia i docenti del figlio, che in agosto partirà per la Cina per un anno di studi per “aver alimentato la fiamma del sapere e la voglia di diventare adulti autonomi e responsabili: grazie per non aver reciso, ma irrobustito e incanalato il filo dei loro sogni”.
La risposta di Serra è emblematica: “non aggiungo nulla alla lettera come segno di risarcimento nei confronti di insegnanti tormentati e oppressi da genitori lagnosi e iperprotettivi, che producono molto spesso figli lagnosi e iperprotetti. Viva la scuola che incredibilmente resiste, e lo fa per esclusivo merito degli insegnanti che resistono…”